Rassegna Stampa
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Fonte Ansa
'Io non vado col primo che capita. Il mio medico di famiglia lo scelgo io': è questo lo slogan della campagna che la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) lancia da domani contro la «abolizione del medico di famiglia» che, ha denunciato oggi il segretario Fimmg Giacomo Milillo in una conferenza stampa, sarà «inevitabile e sostanziale nei fatti a causa delle politiche delle Regioni, mirate a limitare la professionalità e libertà del medico nel suo rapporto di fiducia con i pazienti». Sarà «un maggio caldo», ha detto Milillo, illustrando le mobilitazioni in programma per protestare contro lo stallo delle trattative per il rinnovo della Convenzione. Per il 19 maggio è confermato lo sciopero nazionale della categoria e dal 18 maggio le città saranno 'tappezzate' di maxi manifesti per informare i cittadini sulle ragioni della protesta. Si entrerà nel vivo già domani e domenica con l'iniziativa 'Studi aperti': alcuni ambulatori medici in varie province rimarranno aperti nel week end ed i medici distribuiranno materiale illustrativo per denunciare quali sono i rischi che sta correndo la medicina generale (l'iniziativa sarà replicata il 23 e 24 maggio). Online anche una raccolta firme per una petizione diretta al premier, al ministro della Salute e ai presidenti delle Regioni.
19 maggio 2015 ore 14.00
Esecutivo Nazionale Fimmg in diretta con medici e cittadini
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LE RAGIONI DELLA PROTESTA
I MMG RICEVONO IL SOSTEGNO DI:
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