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L'approvazione dell'emendamento che permette ai medici di famiglia di andare in pensione a 72 anni invece che a 70 "può essere d'aiuto contro l'emergenza legata alla carenza di professionisti". I numeri indicano che "sono 8mila, da qui al 2026, i colleghi che andranno in pensione". Considerando che "ognuno assiste 1.500 italiani, se almeno il 10% accettasse di posticipare il ritiro, per oltre un milione di cittadini l'assistenza primaria sarebbe salva". A fare i conti dopo l'ok all'emendamento di Fdl al decreto Milleproroghe è Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). "Se si tratta di una soluzione efficace lo scopriremo solo con il tempo, quando si capirà quanti saranno i medici attratti da questa possibilità. In ogni caso, anche un solo medico significherebbe 1.500 cittadini assistiti per altri 2 anni", precisa Scotti all'Adnkronos Salute.
"Pochi si rendono conto - sottolinea - che i medici di famiglia un po' più anziani che stanno andando in pensione, soprattutto nelle zone disagiate, per contratto all'epoca avevano l'obbligo di residenza nell'area dove operavano. Sono persone che hanno creato le loro dinamiche familiari e di vita in questi Comuni e, quindi, rimangono dopo la pensione punto di riferimento per la popolazione. Se potessero rimanere in attività, in un momento di difficoltà come questo - se lo desiderano, se possono e se la burocrazia li aiuta - rappresenterebbero una risorsa che, tra l'altro, in base alla norma, non limita l'accesso ad altri professionisti. E' un modo di dare una risposta in una situazione in cui risposte immediate sono difficili da dare, perché la formazione non è una questione immediata".
Per il segretario Fimmg "dobbiamo immaginare, quindi, una serie di piccole risposte, parziali. Alcune potranno essere organizzative, come è stato fatto in Piemonte, dove i giovani medici si sono insediati nelle aree più grandi, ma garantiscono, come gruppo, l'assistenza nei paesini più piccoli grazie alla collaborazione dei sindaci. Sono soluzioni che dobbiamo cercare in attesa che si riformi un numero sufficiente di medici per dare ai cittadini le garanzie di assistenza dovute".
Fonte: ADN KRONOS