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Da raccolta blister a risparmio energetico saremo centro di 'cultura verde'
La raccolta differenziata dei blister dei farmaci, fonte di plastiche di alta qualità e alluminio di alto valore per il riciclo. Ma anche attenzione ai consumi energetici, riduzione dei documenti stampati e, dove non è possibile, utilizzo di inchiostri ecologici. E ancora: uso di energie alternative e promozione di stili di vita per i propri pazienti sostenibili e salutari, offerta di servizi vicino casa, a km 0. Ci sono tanti i progetti per gli studi dei medici di famiglia 'ecosostenibilì nei piani della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), come spiega all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti, a margine del Congresso nazionale, in corso a Villasimius (Ca). Progetti raccolti nella sigla 'Fimmgreen', attiva poco prima dell'inizio della pandemia. «Il progetto della raccolta differenziata dei blister dei farmaci che consente il recupero di materiali di alta qualità riducendo i rifiuti - ha spiegato Scotti - era già cominciato, in collaborazione - al tempo - con il ministero dell'Ambiente, ma si è interrotto per l'emergenza Covid. Lo riprenderemo appena possibile. Già lo abbiamo sottoposto al sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Insieme a tutte le altre azioni, di cui valuteremo anche l'impatto economico, farà parte del progetto che renderà i nostri studi sempre più sostenibili». «Oggi si parla anche nel Pnrr - continua Scotti - della mission 'One Health', in cui la salute non è solo quella fisica del singolo, ma anche quella dell'ambiente nel quale si vive, quella di ciò che mangiamo, di ciò che respiriamo. Noi crediamo che i nostri studi possono essere motore propulsore di una cultura ambientale, attraverso i meccanismi, che ci sono propri, di incentivazione a stili di vita positivi. Ma anche attraverso la riorganizzazione assistenziale che si sta discutendo in questo periodo». «Pensiamo all'assistenza di gruppi di medici di famiglia in microteam nei quartieri delle città. Perché - sottolinea Scotti - dare punti di riferimento nei quartieri, soprattutto quelli periferici, significa creare spazi dove è possibile spostarsi a piedi in meno di 15 minuti, non usare l'auto privata, ridurre il trasporto pubblico, ridurre lo smog, aumentare il senso di appartenenza al territorio. Il medico di famiglia, inoltre, può incidere anche sulla cultura ambientale di una popolazione più anziana che sembrerebbe, oggi, meno coinvolta nella difesa dell'ambiente e che rischia di essere considerata 'colpevolè dai più giovani, approfondendo il conflitto generazionale in atto».
Fonte Adnkronos