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Riceviamo dosi con contagocce
«Abbiamo necessità di vaccinare il più possibile contro l'influenza ma le dosi di vaccino, per problemi organizzativi, ci arrivano con il contagocce dalle Regioni. Lo scorso anno i medici di famiglia hanno somministrato 13 milioni di dosi, ma quest'anno siamo indietro sulla tabella di marcia». A sottolinearlo all'ANSA è Tommasa Maio, responsabile Area vaccini della FIMMG, intervenuta alla premiazione di #PerchèSì, il contest e hackathon promosso da Sanofi Pasteur in collaborazione con la Società Italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti). «Quest'anno - spiega - ci aspettiamo una epidemia influenzale molto intensa dal punto di vista della gravità e della numerosità di casi. È fondamentale proteggersi da un virus che, soprattutto nell'anziano e nei malati cornici, come mostra la letteratura scientifica, può provocare complicanze respiratorie, neurologiche e cardiovascolari, portando anche al ricovero e al decesso». Lo scorso anno, in base ai dati del Ministero della Salute, è nettamente migliorata la copertura vaccinale contro l'influenza, «con un aumento di 6 punti percentuali nella popolazione generale e di circa il 10% tra gli over 65. Quest'anno ci stiamo, però, confrontando con irregolare consegna delle dosi, cosa che ci pone problemi organizzativi anche perché dobbiamo anche portare avanti contemporaneamente le vaccinazioni anti Covid e le altre vaccinazioni, come l'antipneumcoccica e l'anti Zoster». Non va infine dimenticato, conclude Maio, «il grande capitolo delle donne in gravidanza a cui vanno fatti i richiami di vaccinazione come quello contro la pertosse e il tetano, fondamentali per proteggere il neonato nei primi tre mesi di vita, in cui non può essere vaccinato».
Fonte Ansa