news
.
Il vento della concorrenza soffia anche nella Sanità, ma per valutarne il reale impatto bisognerà attendere decreti attuativi ed effetti concreti. È il caso ad esempio delle "gare" introdotte per l'accreditamento delle strutture sanitarie, requisito per lavorare per conto del Servizio sanitario nazionale.
Finora le Regioni hanno avuto una certa discrezionalità nell'accreditare le strutture per integrare le prestazioni degli ospedali pubblici; ora il nuovo Ddl cambia questa impostazione e all'articolo 16 prevede che «l'accreditamento può essere concesso in base alla qualità e ai volumi dei servizi da erogarsi, nonché sulla base dei risultati dell'attività eventualmente già svolta», individuando le strutture da accreditare con «procedure trasparenti, eque e non discriminatorie, previa pubblicazione da parte delle regioni di un avviso contenente criteri oggettivi di selezione». Con le strutture già accreditate che dovranno sottoporsi a selezioni «periodicamente».
Tra le novità aggiunte in extremis l'obbligo per i privati di alimentare il fascicolo sanitario elettronico dei pazienti. Bisognerà comunque aspettare un decreto attuativo (entro 90 giorni) per capire l'impatto della misura, ma già l'ospedalità privata attraverso i sindacati sottolinea come le revisioni dell'accreditamento di breve periodo rischiano di disincentivare investimenti e programmazione a lungo termine nel settore.
Molte incognite anche sul fronte farmaci e i tempi di accesso dei medicinali generici al mercato e alla rimborsabilità da parte del Ssn alla scadenza del brevetto. Nel mirino del disegno di legge il cosiddetto «patent linkage». L'articolo 18 durante l'esame è stato riformulato con alcuni «paletti» aggiunti in corsa che secondo Egualia che rappresenta i produttori di farmaci equivalenti e biosimilari (i generici) segnano una «totale retromarcia».
Dal canto suo Farmindustria ha sempre sottolineato come già le norme attuali consentano ai produttori di generici di registrare, negoziare, prezzare, produrre e stoccare il proprio farmaco in anticipo per essere pronti alla scadenza del brevetto. Tra le altre misure del provvedimento sulla concorrenza che ha ottenuto il via libera del Senato ci sono anche le regole per evitare pressioni locali nella nomina dei primari ospedalieri, un ampliamento delle prestazioni dei Fondi integrativi e il riconoscimento dei master per formare i manager sanitari.
Fonte: IL SOLE 24 ORE