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Magi (FIMMG): non vogliamo più essere visti come semplici compilatori di ricette
Il futuro della sanità pubblica tra medici di medicina generale che chiedono un ruolo più incisivo e medici ospedalieri che invocano maggior risorse. Se n'è discusso sull'Altopiano in un confronto a distanza tra Gallio, che ha ospitato la Summer School di Motore Sanità con dirigenti medici, politici e amministratori asl che hanno fatto il punto sulle criticità e le linee di sviluppo della sanità italiana. Ad Asiago, Roana e Negrar ha fatto tappa il tour della FIMMG #adessobasta, coordinato da Gabriella Levato e Massimo Magi. «Non vogliamo più essere visti come semplici compilatori di ricette - commenta Massimo Magi, segretario regionale del Fimmg Marche. - Le nuove tecnologie permettono di creare un presidio sanitario dislocato nell' ambulatorio di paese sia per controlli diagnostici sia per i consulti. Così sgravano gli ospedali prevenendo l'urgenza. Messaggio che la cittadinanza ha recepito chiedendo informazioni su come possa il loro medico dotarsi di queste innovazioni tecnologiche». I medici di medicina generale, in quanto liberi professionisti convenzionati, dovrebbero sostenere la spesa. Come spiega Magi, «i costi sono ridotti, attorno ai 50-100 euro a strumento; poi attraverso un app il medico può tenere il paziente sotto controllo. Essenziale per zone isolate».
Fonte Il Giornale di Vicenza