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Bartoletti: bene proposta ministro
«Sto lavorando a uno o più provvedimenti, che spostando alcune poste di bilancio della sanità, consentano di investire in macchinari per accertamenti diagnostici di primo livello dei quali vorremmo dotare gli studi dei medici di famiglia». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. «Si tratta di strumenti dal costo contenuto entro i 1.500- 2.000 euro, ma che consentirebbero di approfondire direttamente in studio alcune situazioni senza avviare direttamente il paziente verso la prenotazione per mezzo del Cup di uno specialista o di un accertamento magari più complesso e costoso».
Il Ministro non ha dubbi, «sarebbe un modo efficace per contribuite ad aggredire le liste d'attesa, decongestionando nello stesso tempo i pronto soccorso, evitando gli accessi inutili per prestazioni che possono assicurare direttamente i medici di famiglia». Poi scende un po' più nel dettaglio. «Per esempio potremmo dotare gli studi medici di ecografi senza fili collegabili con wi-fi a tablet e smartphone dei medici. Ho visto al recente congresso dei medici di famiglia apparecchiature che applicando delle semplici ventose sul petto del paziente riescono a garantire il suo monitoraggio a distanza per mezzo di elettrocardiogramma visibile anche questo tramite tablet».
L'idea piace anche ai diretti interessati. Pierluigi Bartoletti, Vice segretario nazionale della Fimmg sostiene che «con elettrocardiogrammi coadiuvati da programmi di autodiagnosi internazionalmente validati, oggi è possibile escludere patologie nel 99,5% dei casi, relegando solo il restante 0,5 allo specialista cardiologo e ad altri eventuali approfondimenti diagnostici, senza ingolfare le liste d'attesa». «Stesso risultato si può ottenere dotando gli studi medici di spirometri che consentono di valutare lo stato dei polmoni o di strumenti per eseguire analisi del sangue per il controllo della glicemia nei diabetici. Potremmo dotarci di dermatoscopi digitali collegati ai tablet o agli smartphone dei dermatologi specialisti consultabili così in tempo reale, senza costringere il paziente a mettersi in coda per prenotare altre visite e analisi».
Fonte Il Secolo XIX