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Gli assegni in cumulo possono essere pagati
«Da oggi ci sono tutte le condizioni perché si paghino le pensioni a chi ha fatto domanda». È quanto scrive il presidente dell'Enpam (Alberto Oliveti, in un messaggio indirizzato ai vertici degli Ordini dei 'camici bianchi', all'indomani dello scontro con l'Inps sulla questione dei costi delle pratiche per le prestazioni in regime di cumulo gratuito. «L'Inps - si legge - ha richiesto alle Casse di pagare presunti maggiori oneri gestionali (fino a 65 euro a pratica), ma questa è una vicenda che riguarda esclusivamente i rapporti tra l'Istituto pubblico e gli Enti di previdenza privati e, pertanto, potrà esser risolta in separata sede, senza che i pensionati subiscano alcun ulteriore ritardo». Ieri, si ricorda, «l'Enpam, così come le altre Casse del professionisti, ha firmato la convenzione sul cumulo e l'ha inviata all'Inps per la controfirma: il testo, nell'interesse dei pensionandi, è stato scritto in modo che si possa dare subito corso alle pratiche. Non c'è, quindi, alcuna ragione - sottolinea Oliveti - affinché l'Inps non cominci a mettere in pagamento le pensioni». La lettera si chiude evidenziando che «le Casse dei professionisti, a differenza dell'Inps, non ricevono finanziamenti da parte dello Stato per pagare i maggiori oneri derivanti dal cumulo, né può metterli a carico degli iscritti come invece chiede l'Istituto pubblico. Peraltro, il cumulo trae riferimento dalla totalizzazione che per prassi ultradecennale, non prevede questi costi. Paradossalmente, la proposta Inps sottoporrebbe ora a tariffa anche quest'ultima», conclude il numero uno dell'Ente dei 'camici bianchì.
Fonte Ansa