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Basta violenza, in pericolo la relazione di cura, la vostra salute, la vostra vita
Un altro weekend di paura per i medici italiani: a Napoli, una dottoressa del 118, Mariolina Longo, è stata aggredita, insieme ad altri operatori del 118, e presa a schiaffi, pugni e sputi dai parenti e amici di una coppia caduta dal motorino, che stava soccorrendo; a Roma, all’ospedale Sant’Andrea, un uomo in preda all’ira, padre di un ricoverato, si è scagliato contro la dottoressa di turno minacciandola di morte e stringendole le mani al collo; a Palese, in provincia di Bari, un intero equipaggio del 118 è stato tenuto sotto scacco da un paziente armato di katana, riuscendo a sfuggire per miracolo alla sua furia.
“Come Fnomceo ringraziamo e siamo vicini ai colleghi di Napoli, di Roma, di Bari a tutti i loro colleghi dell’emergenza- urgenza e degli ospedali e ai presidenti e consiglieri dei rispettivi Ordini – afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli – . Vorrei sottolineare che la collega Mariolina Longo ha tenuto un comportamento che definire encomiabile è riduttivo: prima non si è lasciata intimidire dalle pressioni e minacce dei parenti che volevano dirottare i traumatizzati in un altro ospedale, più lontano, e solo il tempestivo intervento ha permesso di salvare la donna dall’emorragia all’arteria collaterale della femorale, salvandole la vita. Poi ha rifiutato di far refertare l’aggressione per ottenere l’esonero dal servizio, volendo a tutti i costi portare a termine il turno: e così ha salvato un’altra vita, quella di un giovane infartuato”.