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Serve un Piano Marshall per la sanità
Un ‘Piano Marshall’ per la sanità, per colmare le disuguaglianze di salute e recuperare il gap strutturale e organizzativo del Sud attraverso finanziamenti ad hoc, senza incidere sui bilanci delle Regioni ‘virtuose’ del Nord: il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, lo aveva auspicato ieri a Bari, a seguito del dibattito del Consiglio regionale pugliese sulle autonomie differenziate. Lo ha ribadito questa mattina a Roma, in occasione della convocazione al Tavolo di Confronto permanente aperto dallo scorso novembre con la Conferenza delle Regioni. Al centro dell’incontro odierno, oltre al regionalismo, anche il Patto della Salute, lo sblocco delle trattative per i contratti, la carenza di specialisti e di medici di medicina generale, i farmaci innovativi e la gestione dei costi in sanità, la prevenzione della violenza contro gli operatori. “È stato un confronto proficuo – afferma il presidente Fnomceo -. Sulle autonomie differenziate e sul regionalismo, in particolare, si aprirà all’interno del tavolo un approfondimento, per comprendere le origini dei gap di efficienza tra i diversi modelli organizzativi regionali. Questo consentirà di intervenire applicando i sistemi più efficienti in maniera omogenea sul territorio nazionale, per gestire i fondi in maniera più sostenibile”. “Ovviamente molte tematiche relative alle disuguaglianze si intersecano con quelle relative al Patto per la Salute, su cui è in corso la trattativa con lo Stato, quindi attenderemo che si trovi l’intesa” continua Anelli.