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Milillo: soddisfatti per la fase sperimentale di applicazione
L'appropriatezza può attendere, o quasi. Stop, almeno per le parti più calde, al decreto taglia prestazioni e alle sanzioni ai camici bianchi. Prima si sperimenta e si «monitora» per capire l'effetto che fa. Ma intanto da subito pazienti oncologici, cronici e invalidi saranno esclusi dal tagliaprestazioni poi si riscriveranno le regole. E intanto si adegueranno i sistemi informatici. Questo il senso della circolare inviata dalla Salute alle Regioni e diffusa la vigilia di Pasqua.
Troppe le incertezze applicative, troppa la babele burocratica, troppe le proteste e i disagi per gli assistiti, troppe le lamentele dei medici, troppe le loro paure. C'era dietro un po' troppo che non tornava, insomma. E il ministro Beatrice Lorenzin, che ha imboccato la strada del dialogo e della concertazione in una trattativa con i medici a tutto campo, ha deciso d'accordo con le categorie e i governatori di fermare le lancette dell'applicazione del decreto che taglia 203 prestazioni sull'altare della buona spesa e di risparmi attesi intanto per poco più di un centinaio di milioni. I rischi stavano diventando troppi. E non a caso tutti, davvero tutti i sindacati e l'Ordine, la FnomCeo che ha trattato la scottante materia in primissima fila, hanno plaudito la scelta. Giacomo Milillo ha sottolineato che: “a parte alcuni interventi chiarificatori sulle criticità tecniche, con chiarimenti e indicazioni su modalità di prescrizione e su prestazioni specifiche (es: colesterolo, risonanza, indagini allergologiche), siamo soddisfatti per la fase sperimentale di applicazione che sarà caratterizzata dal monitoraggio e dalla raccolta dati sulle prescrizione delle prestazioni e che contribuirà a chiarire ulteriormente le criticità da affrontare. Bene sicuramente la inapplicabilità delle sanzioni per i medici nella fase sperimentale e la certezza che per pazienti oncologici, cronici o invalidi non c'è limitazione prescrittiva”.
Fonte Il Sole 24 Ore Sanità