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Occorre rivedere l'Atto d'indirizzo
“L’Atto d’indirizzo dovrà essere rivisto e realisticamente un nuovo accordo sarà possibile a gennaio 2016”. Lo ha detto Giacomo Milillo in un Forum di Quotidiano Sanità commentando gli scenari per il rinnovo della Convenzione che si aprono dopo la sentenza della Consulta.
“Desidero precisare che prima di entrare nello specifico bisogna vedere la sentenza – sottolinea – ma è chiaro che l’Atto d’indirizzo, che prevedeva la massa salariale bloccata ai livelli del 2010, andrà rivisto. Ma soprattutto siamo in attesa di sapere quali provvedimenti prenderà il Governo, visto che gli incrementi richiedono risorse”. In ogni caso l’aspetto economico non è il fulcro della questione per cui la Fimmg, ricordiamo ha minacciato e poi revocato in extremis uno sciopero lo scorso mese di maggio dopo l’interruzione delle trattative con la Sisac. “Gli eventuali incrementi – spiega Milillo – serviranno solo a coprire i costi di produzione che negli ultimi anni sono cresciuti. Il problema qui è il futuro della medicina generale e le nostre attenzioni sono rivolte tutte alla parte normativa del rinnovo della convenzione”.
Una trattativa che però in questo momento “è ferma perché le Regioni stanno rinnovando i loro organi”. Rispetto al ruolo del medico di medicina generale Milillo precisa come “il Mmg nel momento in cui deve erogare servizi o mettere in atto modelli decisi dalle Regioni ha il diritto di negoziare. Noi non siamo subordinati alle Asl ma ai cittadini che liberamente ci scelgono”.
Il segretario Fimmg ribadisce poi le direttrici. “Ruolo unico con le Aft come base di attività che potrà integrarsi con le Uccp”. Riguardo ai tempi in attesa che le Regioni definiscano i nuovi interlocutori realisticamente “ci si potrebbe incontrare a settembre per discutere il nuovo Atto d’indirizzo con l’obiettivo di sottoscrivere l’accordo tra la fine dell’anno e gennaio 2016”.