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"Si scarica la complessità sui medici e i costi sui cittadini"
"La circolare dell’Agenzia delle entrate che annuncia l'ennesimo successo della informatizzazione Sogei nella semplificazione delle procedure fiscali rispetto al cosiddetto 730 precompilato, altro non è che il semplice trasferimento della complessità dalla stessa Sogei ai medici e dei costi conseguenti ai cittadini, e andrebbe ricordato che anche i medici sono cittadini". È quanto dichiara Silvestro Scotti ViceSegretario Nazionale Vicario della FIMMG, in relazione alla recente circolare che attiva e scarica sui professionisti medici la responsabilità dell'invio telematico dei documenti fiscali (fatture o ricevute) relativi alle prestazioni sanitarie detraibili dal cittadino come pure le responsabilità in riferimento alla cura delle procedure sulla privacy rispetto a tale compito, ai fini della realizzazione del progetto per il 730 precompilato.
"In questo Paese - continua Scotti - grazie all'atteggiamento arrogante e tecnocratico della Sogei, confermato anche dalla comunicazione della FNOMCeO agli Ordini dei medici e Odontoiatri che prende le distanze da un dichiarato accordo con l'Agenzia delle Entrate, si continua a far apparire quale obblighi di legge, i compiti che ricadono non dall'applicazione della legge stessa ma dalle fantasiose soluzioni che la Sogei di volta in volta si inventa rispetto a suoi compiti, quali quelli di una procedura informatica che semplifichi le procedure e non semplicemente le scarichi in costi organizzativi e carichi di responsabilità professionale e fiscale su altri (in questo caso i medici) che a loro volta la scaricheranno come costo sulle prestazioni libero professionali pagate dal cittadino"
"Diventa aberrante che oggi il medico si dovrà interrogare su: erogabilità, appropriatezza,
distinzione tra prestazioni a carico dell'SSN e a carico del cittadino. E poi valutare, nel caso di prestazioni a carico del cittadino da lui erogabili: i profili di rispetto della privacy nell'invio dei documenti fiscali conseguenti; quindi in presenza di assenso o diniego del cittadino; Invio o non invio per il 730 precompilato e formalizzazione nel secondo caso di un documento fiscale che testimoni tale diniego”.
Restano solo alcune domande - conclude Scotti -ma in fondo in questo modo siamo sicuri che si abbia bisogno di un medico e nel caso si decida per il si, siamo sicuri che quel medico nel concentrarsi su tutti questi aspetti di buro-informatizzazione della sua attività rimanga concentrato sulla cura del paziente che avrà di fronte, a mio avviso penso che se si continuerà a far prevalere nella applicazione delle norme il primato dell'articolo 81 della Costituzione Italiana sull'articolo 32, bisognerà chiedere alla Fnomceo di affiancare al giuramento di Ippocrate, il giuramento di Hammurabi considerando il codice di quest'ultimo la prima traccia scritta di doveri fiscali, #madai".
Fonte Quotidiano Sanità