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Partita da 3,3 miliardi
Tutti lo sanno, ma tutti dicono (ufficialmente) di non saperne niente. Fatto sta che smentite e prese di posizione di rito che si susseguono da giorni, confermano che la preoccupazione è alta: al ministero della Salute, nei partiti di maggioranza, tra le regioni e le categorie. Il pericolo è di precipitare nello stesso vortice della manovra 2015: un nuovo taglio al Fondo sanitario (quest'anno è stato di 2 mld) magari mascherato da «mancato aumento» e da risparmi sugli sprechi senza toccare i servizi. Perché anche con la legge di stabilità 2016 rischia di ballare almeno una parte dell'aumento già in cantiere per legge delle risorse per ospedali e asl. Un aumento che per il 2016 vale ben 3,3 mld. Potenzialmente a rischio. E che nona caso è tenuto sotto stretta osservazione da parte dell'Economia a caccia disperata di risparmi. Minori spese che in qualche modo si sommerebbero a quelle della spending reviewe di tutte le misure in cantiere per far dimagrire i bilanci del Ssn. Lo scrive Roberto Turno sul Sole 24 Ore
Per la sanità, insomma, la partita politica nascosta nelle pieghe della prossima manovra di bilancio è intanto quella della consistenza della dotazione finanziaria per il 2016. Che a bocce ferme vale oltre 113 mld. E che difficilmente potrà subire una decurtazione totale dell'aumento di 3,3 mld, anche se via XX Settembre tiene alto il tiro.
Fonte Il Sole 24 Ore