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Alleanza per la professione risponde a sottosegretario alla salute De Filippo
Alleanza per la professione medica (AAROI - EMAC ANDI ANPO-ASCOTI-FIALS CIMO CIMOP FESMED FIMMG FIMP SBV SUMAI) ritiene che non sia privo di significato il fatto che il sottosegretario alla salute, Vito De Filippo abbia deciso di annunciare la data di convocazione della “cabina di regia” all’indomani della mobilitazione dei medici, proclamata dalla FNOMCeO insieme alle Organizzazioni Sindacali mediche e ritiene opportuno chiarire che quando i medici parlano di sostegno ai principi di una professione equa, solidale e universalistica, si riferiscono alla professione del medico esercitata attraverso le proprie competenze in materia di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, nella forma più completa e non limitata ai soli atti complessi e specialistici, come attualmente prevede il comma 566 (L. 190/2014).[1]
Alleanza per la professione medica vuole ricordare al sottosegretario De Filippo che l’incontro al Ministero della Salute con le professioni sanitarie, su questo argomento, si è rivelato infruttuoso e quello con i medici non si neppure tenuto, perché annullato poche ore prima. In nove mesi nessun passo avanti è stato compiuto fra le posizioni dei medici, che non accettano limitazioni alle loro competenze professionali e quelle degli infermieri, impazienti di promuovere lo sviluppo delle loro competenze professionali.
Alleanza per la professione medica ritiene che la soluzione ad un problema sorto per una scelta del Ministero della Salute e delle Regioni non possa trovare soluzione attraverso la convocazione della “Cabina di regia”, un istituto pletorico, nel quale trovano posto il Ministero della Salute, gli altri Ministeri interessati, le Regioni e tutti i Sindacati del personale del Servizio Sanitario Nazionale, nessuno escluso, in rappresentanza del personale dipendente e convenzionato, di quello dirigenziale, dei medici e del comparto. Sembrerebbe chiaro che un’istituzione così mastodontica, con oltre 50 rappresentanti, dovrebbe avere prevalentemente una funzione consultiva e non certo il luogo dove i problemi delle professioni possono trovare soluzione.
Alleanza per la professione medica ritiene inopportuna una convocazione della “cabina di regia” prima che il Ministero indichi quale via intenda seguire per trovare la soluzione al problema sollevato dal già citato comma 566 e prima che venga data una risposta politica ai punti contenuti nella mobilitazione per la professione indetta dalla FNOMCEO e dai sindacati medici, nei quali Alleanza per la professione medica si riconosce.
Per questi motivi Alleanza per la professione medica si dichiara non disponibile a partecipare alla “cabina di regia” e invita la FNOMCEO e le altre organizzazioni sindacali mediche a fare altrettanto, per evitare di diventare lo strumento per la messa a segno di un altro colpo di mano a danno dei medici.
[1] Comma 566, art. 1 della Legge di Stabilità 190/2014
Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità individuali e di equipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.