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Filippo Anelli (Fnomceo): preoccupati, chiediamo rispetto
«Al ministro Grillo e al presidente Bonaccini facciamo notare che questa professione merita maggiore rispetto; lo merita per l'impegno, la passione, la generosità, lo spirito di sacrificio e di abnegazione che ogni giorno i medici mettono in atto per garantire quei diritti previsti dalla Costituzione, diritti che lo Stato e le Regioni faticano sempre più a garantire». Così il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte del consiglio nazionale della Fimmg. «Dalla mozione finale del consiglio nazionale Fimmg emergono due questioni per noi importanti: la dichiarazione dello stato di agitazione e la mancata pubblicazione del bando per il concorso ai posti per il corso specifico in Medicina generale. Sul primo punto dobbiamo esprimere la forte preoccupazione per il notevole ritardo sul rinnovo dei contratti, la professione medica continua a garantire i livelli essenziali di assistenza nonostante tutto e tutti, a dispetto di un sistema aziendale che ha mortificato il ruolo dei medici, mettendo al primo posto, invece degli obiettivi di salute, le esigenze del pareggio di bilancio e trasformando la professione in attività tecnica, priva di quella autonomia che ogni professione dovrebbe avere».
Eppure i medici, nonostante i tagli, le carenze di personale, i carichi di lavoro eccessivi - prosegue il presidente Fnomceo - continuano a garantire ai cittadini le prestazioni, concretizzando la tutela del diritto alla salute. Sono i medici che rendono possibile il diritto di cittadinanza e di uguaglianza, trattando ogni persona senza distinzione alcuna, nonostante le tante disuguaglianze presenti tra le nostre regioni e all'interno delle nostre belle città«. »Sconcerto desta poi la mancata pubblicazione del bando di concorso per accedere al corso specifico di Medicina generale, ossia alla specializzazione in Medicina generale - continua Anelli - quest'anno non sarà possibile rispettare la previsione di legge che impone l'inizio del corso per il primo novembre, perché il ritardo farà slittare tutte le procedure. Non solo. Ad oggi non sappiamo neanche quante saranno le borse e quindi i posti messi a disposizione dal ministero e dalla Conferenza delle Regioni«.