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Avviare subito investimenti
Chiudere «la stagione depressiva delle politiche del personale sanitario mettendo sul piatto risorse economiche reali per un vero rilancio, ponendo fine al blocco del turnover» e «rinnovando le convenzioni con i medici di famiglia e pediatri di libera scelta». A sostenerlo è Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato - Cittadinanzattiva, che commenta così in una nota la denuncia delle organizzazioni dei medici sulla prevedibile futura mancanza di medici di famiglia e specialisti. «Basta con i tempari che stanno trasformando il Ssn in una catena di montaggio, il paziente in un bullone e il medico in un mero esecutore operativo di indicazioni provenienti dagli apparati che standardizzano l'assistenza senza personalizzare gli interventi - sottolinea Aceti - A rischio c'è proprio la personalizzazione delle cure e la salvaguardia del principio del tempo dell'ascolto come vero e proprio tempo di cura. Per non parlare del minutaggio del personale infermieristico che ha un impatto negativo sulla qualità dell'assistenza, sul normale ritmo della vita della persona ricoverata e della sua famiglia oltre che sui loro redditi». Per Aceti, «la realtà vissuta ogni giorno dalle persone parla da sola, soprattutto dove il piano di rientro e il blocco del turnover rappresentano la miscela esplosiva per liste di attesa, spesa privata e rinuncia alle cure. Come si pensa di erogare concretamente i nuovi Lea senza un investimento serio sulle risorse umane del Ssn? Per dare risposte serie alle vecchie e nuove fragilità come si può pensare di spostare il baricentro del Ssn dall'ospedale al territorio, attraverso ad esempio un accordo collettivo nazionale della medicina di famiglia risalente a 10 anni fa? I cittadini su tutto questo aspettano fatti concreti e non più solo dichiarazioni, sempre le stesse e che si ripetono da anni», conclude.
Fonte Adnkronos