Rinnovo ACN
RINNOVO ACN
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Le tre C della trattativa, Cambiamento, Compattezza, Coerenza
La trattativa partirà dall'aggiornamento dell'Atto di Indirizzo approvato alla fine del luglio scorso dal Comitato di settore delle Regioni e da poco licenziato dal Governo. Fimmg, sulla base del mandato della Segreteria Nazionale del 9 settembre, formalizzerà il suo si al Tavolo unico della medicina generale e proporrà un miglioramento del regolamento di partecipazione al Tavolo per garantire coerenza soprattutto alle aggregazioni sindacali.
“Anche sul tavolo della trattativa dobbiamo proporre modelli di collegialità responsabile - ha dichiarato Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale FIMMG, - vogliamo raggiungere rapidamente il risultato della firma di un ACN atteso da troppi anni, e per questo FIMMG ci prova aprendo alla collegialità e ci aspettiamo - ma dagli ultimi contatti non ne dubitiamo - che tutti gli altri sindacati portino sul tavolo anche un approccio responsabile. Difficile se non impossibile affrontare i cambiamenti necessari e la richiesta di coerenza tra ACN e AIR senza la compattezza della parte rappresentativa della medicina generale”.
"Non va però nascosto che stiamo vivendo un momento per certi aspetti surreale - continua Scotti - mentre a livello centrale (sia a livello di Governo che delle Regioni) registriamo un clima positivo orientato al dialogo e alla collaborazione, a livello periferico, stiamo verificando un aumento delle conflittualità tra medicina generale e alcune amministrazioni regionali”.
“Tale situazione, non sottovalutando quanto sta accadendo in Abruzzo e Basilicata sulla base di una applicazione estensiva e mai contrattualizzata della 165/2001 sulla medicina convenzionata con richieste di restituzioni economiche e mancato rispetto degli accordi regionali, si amplifica in Veneto dove si determina una inspiegabile chiusura di qualsiasi canale di dialogo, minacce di provvedimenti vessatori nei confronti dei medici di famiglia circa le modalità di protesta da questi messe in campo”.
“Mentre aspettiamo e speriamo in segnali di ripresa di una dialettica sindacale e non giudiziaria o disciplinare, i medici di famiglia italiani devono sapere che tutta la FIMMG è al loro fianco e non li lasceremo soli - conclude Scotti - Anzi, qualora per le azioni di protesta che blocchino i compiti amministrativi e non quelli assistenziali qualcuno ritenga di attivare provvedimenti disciplinari a carico di un solo medico di famiglia, si preparino a dover determinarli nei confronti di tutti i nostri iscritti perché a quel provvedimento seguirà - come è stato deciso in Segreteria Nazionale - la dichiarazione della stessa protesta su tutto il territorio nazionale".