Casi di pressioni segnalati in Piemonte e Valle d'Aosta.
Medici nel mirino dei No Green Pass. Casi di pressioni segnalati in Piemonte e Valle d'Aosta. Venesia (FIMMG): nostri medici hanno ricevuto lettere di pazienti in cui si fa riferimento a uno studio legale
Pressioni, lettere firmate dal paziente ma predisposte da uno studio legale, questionari dettagliati che si chiede di compilare, mail diffamatorie dopo un colloquio che non è terminato con la concessione dell'esenzione, richieste di esami. Non sono giorni tranquilli per i medici di famiglia che si confrontano con iscritti che non si vogliono vaccinare e escogitano stratagemmi di ogni tipo per centrare l'obiettivo. Capita in Piemonte, dove il segretario della Fimmg Roberto Venesia conferma le pressioni su alcuni professionisti e anche in Valle d'Aosta, dove il presidente dell'Ordine dei medici Roberto Rosset ha denunciato un fenomeno che ritiene non debba essere sottovalutato: «I nostri medici hanno ricevuto lettere di pazienti - racconta - in cui si fa riferimento a uno studio legale. Di fatto si tratta di un format. Sono azioni intimidatorie ed è evidente che in questo modo il confronto con i pazienti non è più così sereno com'era in passato». Elsa Brunier è una dei quindici medici valdostani che ha ricevuto via Pec la lettera: «È sempre la stessa lettera che circola. Abbiamo inviato tutto all'Ordine dei medici. Non ci facciamo intimidire». Nunzio Venturella, segretario della Fimmg di Aosta, conferma che sono quindici i medici (su un totale di 85) che hanno ricevuto la raccomandante con ricevuta di ritorno o via Pec: «In Valle d'Aosta è stata anche istituita una commissione per valutare le esenzioni fatte finora. Il nostro Ordine ha risposto con una lettera scritta dai nostri avvocati. Format contro format, insomma». Intanto i pazienti che hanno fatto ricorso a questo metodo vengono ricusati. Ricusata è anche l'assistita di una dottoressa di famiglia di Torino, che si è rivolta alla Fimmg dopo aver ricevuto la lettera diffamatoria di una sua paziente: «Nessuna di queste persone che vengono in studio chiedendo garanzie assolute sul fatto che i vaccini non possano causare effetti collaterali si dichiara No Vax. Sono tutti molto documentati e si presentano con studi in cui si evidenziano ipotetici rischi. Studi che ci accusano di non conoscere». In alcuni casi si riesce a convincerli a farsi vaccinare, prosegue: «Ma in altri è impossibile e non resta altro che interrompere un rapporto che dovrebbe essere di fiducia e che evidentemente non lo è. Peraltro, nel caso di questa donna, si tratta di una persona che si è iscritta il giorno prima e che non avevo mai visto». Una decina i casi di pressione denunciati alla Fimmg piemontese finora, dice Alessandro Dabbene della segreteria: «Non sono molti ma in aumento».
Fonte La Repubblica