ARTICOLI

In questo studio è stato osservato se l’attività fisica svolta nel tempo libero (LTPA) è protettivo contro la demenza.

Dal momento che un basso livello di LTPA è indipendentemente associata con una maggiore calo delle prestazioni cognitive nel tempo è consigliabile che i medici incoraggino gli anziani a fare regolarmente attività fisica di intensità moderata/alta per ritardare l’invecchiamento cerebrale e ottenere altri noti benefici per la salute, quali ad esempio la riduzione del rischio cardiovascolare.

Siamo contenti, in tal senso, di aver proposto all’interno del protocollo del studio PREMIO riguardante le cadute domiciliari del paziente anziano un format educazionale sull’attività fisica preventiva della diminuzione della forza muscolare e del peggioramento dell’equilibrio.

Sebbene siano necessarie sperimentazioni cliniche randomizzate per confrontare programmi di esercizio con attività più sedentarie per confermare questi risultati, siamo fiduciosi che, dal primo studio della Scuola di Ricerca FIMMG, si potranno ottenere forti evidenze a sostegno di un intervento educazionale sugli stili di vita nell’anziano, che non può prescindere da un intervento mirato sull’attività fisica.

• CLICCA AL SEGUENTE LINK PER VISUALIZZARE L'ARTICOLO
  
  

  http://www.cardiolink.it/index.php?option=com_content&view=&id=12922&Itemid=17&acm=