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Soddisfatti da confronto con Governo ma non abbassiamo la guardia
Di seguito il testo della lettera di Giacomo Milillo.
Agli iscritti Fimmg
Carissimi,
ieri mattina il Governo, rappresentato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, insieme al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Ministro per la semplificazione e la Pubblica amministrazione Marianna Madia, ha incontrato tutte le OOSS dei medici che lavorano nella sanità italiana.
Al Ministro della Salute va riconosciuto il merito di essersi produttivamente adoperato, dopo l’incontro con le OOSS avvenuto il 18 febbraio scorso, perché questo incontro si realizzasse.
Alle OOSS deve essere riconosciuto il merito di aver saputo sintetizzare posizioni a volte contrastanti in un’unica posizione di denuncia e di proposta che è stata esposta da due portavoce: il sottoscritto e Costantino Troise.
L’atteggiamento registrato non è stato di semplice ascolto, ma di convinta condivisione sulla necessità di un reale confronto sui problemi da noi individuati ed esposti, tanto che la conclusione ha raccolto praticamente tutte le nostre proposte di lavoro.
Prima di tutto il Governo ha accettato, dopo anni di “distrazione”, di mettere la sanità fra i temi importanti della sua agenda ed ha anche condiviso l’obiettivo di perseguire la formulazione di un progetto nazionale di sostenibilità e progresso del SSN in un percorso di confronto con i rappresentanti dei medici.
Immediata è stata la disponibilità a mettere in campo diversi tavoli di confronto ai quali, oltre ai medici, parteciperanno i Ministeri interessati e le Regioni.
Il primo è già fissato per lunedì 14 Marzo al Ministero della Salute per riprendere il processo di concertazione relativo all’art. 22 del Patto per la Salute inerente gli sviluppi professionali di carriera, la valorizzazione delle risorse umane.
Degli altri temi oggetto di analisi ed elaborazione condivisa, nell’ambito di Tavoli dedicati, mi piace sottolineare:
- - la valorizzazione della professione medica, riconoscendole il ruolo centrale nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti, nonché nella governance delle strutture sanitarie, ospedaliere e di medicina territoriale, assicurando l’autonomia tecnico-professionale e la correlata responsabilità;
- - La riforma del sistema di formazione, pre e post laurea, dei medici e dei dirigenti sanitari, in sinergia con il MIUR e il Ministero della Salute;
- - L’avvio con la vigilanza dei ministeri competenti, previa definizione delle aree contrattuali e dell’atto di indirizzo, delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e dell’accordo collettivo nazionale, quali strumenti di governo e innovazione del sistema sanitario.
Con questo ultimo punto abbiamo ottenuto dal Governo, in un comunicato congiunto, il riconoscimento e l’impegno a considerare l’ACN, quindi la negoziazione, come strumento prioritario di governance e di cambiamento del SSN, riportando il confronto al centro delle relazioni tra parte pubblica e professionisti e non il governo della professione attraverso disposizioni applicazione.
A tal proposito il Ministro Lorenzin ha esplicitamente confermato la sospensione di fatto del Decreto appropriatezza per lasciare spazio a soluzioni che prevedano la collaborazione delle Istituzioni con la professione medica.
Possiamo quindi dirci soddisfatti del risultato ottenuto dal faticoso lavoro svolto con una mobilitazione unitaria dei medici, sulla cui tenuta non sono mancati gli scettici, ma che dopo oltre 6 mesi ha costretto il Governo a quell’attenzione per la Sanità italiana, che era doveroso dichiarare e sarà impegnativo non mantenere.
Soddisfatti ma non illusi.
Lo sciopero è stato solo rinviato di 60 giorni, non revocato.
I traguardi non sono raggiunti ma riusciamo ad intravederli all’orizzonte.
La mobilitazione dei medici continua e non possiamo abbassare la guardia.
I propositi, pur credibili ed autorevoli, dovranno essere verificati nella loro concreta realizzazione.
E’ una responsabilità che abbiamo nei confronti dei medici e dei cittadini tutti.
Giacomo Milillo