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Ricetta Elettronica
Data pubblicazione : 25/10/2012
Criticità riscontrate dai Medici di Medicina Generale
Roma, 24 Ottobre 2012
GM/2012/646
Raccomandata A/R Anticipata tramite email
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze - Prof. Vittorio Grilli
Al Ministro della Salute - Prof. Renato Balduzzi
Ai Presidenti di Regione
Agli Assessori Regionali alla salute
E p.c.: Al Presidente e Amministratore Delegato Sogei - Ing. Cristiano Cannarsa
LORO SEDI E INDIRIZZI EMAIL
Oggetto: Ricetta elettronica – criticità riscontrate dai Medici di Medicina Generale
Nelle ultime settimane alcune Regioni stanno minacciando e talora adottando illegittimi provvedimenti sanzionatori nei confronti dei medici prescrittori che non sono stati messi nelle condizioni di poter inviare la ricetta in formato elettronico.
Ferme restando, in ogni sede, le azioni di tutela della Categoria e del rispetto della normativa contrattuale vigente, la scrivente Organizzazione Sindacale ribadisce che ritiene lo sviluppo della digitalizzazione della prescrizione utile al recupero di risorse necessarie al miglioramento dei processi assistenziali territoriali e pertanto non ha mai, in nessuna sede, opposto resistenze pregiudiziali alla realizzazione del Progetto Tessera Sanitaria e reputa perciò opportuno far pervenire alle SSLL le seguenti precisazioni:
1) L’art. 13 bis del vigente ACN al comma 5 prevede letteralmente che ai fini del progetto Tessera Sanitaria “… il medico aderisce ed utilizza i sistemi informativi messi a disposizione dalle Regioni secondo modalità e strumenti definiti fra le parti a livello regionale”; pertanto nessun medico potrà essere sanzionato nelle Regioni che non avranno formalizzato, attraverso un accordo tra le parti, gli strumenti forniti e le modalità pattuite, accordo che si ritiene debba essere acquisito agli atti dal Ministero dell’Economia per una corretta valutazione delle responsabilità connesse alle statistiche di invio delle ricette;
2) In assenza di quanto previsto al punto precedente, le criticità nella spedizione delle ricette elettroniche imputate ai medici di medicina generale che emergono in alcune Regioni, specie in quelle in “situazione critica” della email inviata dal Dott. Massicci in data 26 settembre 2012, dipendono esclusivamente da inadempienze o ritardi delle Regioni;
3) Le criticità delle Regioni definite nella stessa email in “situazione in miglioramento” sono invece da attribuire alla mancanza di un Servizio di accoglienza regionale o ai ritardi nella
messa a punto delle sue funzionalità;
4) L’uso diretto o in sincrono del SAC messo a disposizione da SOGEI presenta tutt’ora funzionalità carenti o inadeguate rispetto a essenziali esigenze operative assistenziali (quali ad esempio la prescrizione per principio attivo o l’utilizzo dei collaboratori di studio), in particolare quelle delle forme organizzative più evolute, e non risulta comunque utilizzabile direttamente neppure dai medici che lavorano in singolo, in quanto comporta un aggravio di impegno orario quotidiano che si ripercuote inevitabilmente e in modo grave sul tempo di attesa degli assistiti penalizzandone l’accessibilità. Dobbiamo purtroppo registrare l’assoluta resistenza del Ministero dell’Economia e della SOGEI stessa alle proposte di collaborazione offerte dalla nostra Organizzazione Sindacale per contribuire a migliorare le funzionalità in argomento.
Le attuali funzionalità del SAC non potranno in prospettiva sostenere la de-materializzazione della prescrizione, obiettivo finale vero del progetto tessera sanitaria.
In calce la situazione come a noi risulta da una rilevazione diretta fatta attraverso i nostri Segretari regionali e sintetizzata in una tabella.
La scrivente Organizzazione Sindacale nel riproporre la più ampia e concreta collaborazione si augura che le SSLL vogliano adoperarsi per correggere le procedure per la messa a regime della ricetta elettronica che si sono rivelate carenti.
Come noto è convinzione consolidata, a livello internazionale, la necessità di un reale coinvolgimento degli utenti finali nella progettazione e messa a regime di un processo di informatizzazione. In un tale divenire l’uso di sanzioni appare controproducente di per sé, a maggior ragione quando è palesemente illegittimo perché rivolto contro utenti/erogatori che non sono messi nelle condizioni di poter correttamente operare. Unici risultati attesi in queste condizioni sono la disaffezione nei confronti della implementazione del servizio e la ricerca di una tutela giudiziaria, processi entrambi comunque antieconomici per l’Amministratore pubblico e facilmente prevenibili in un processo nel quale la collaborazione dei soggetti interessati è presupposto di successo.
Distinti saluti.
Il Segretario generale nazionale
Giacomo Milillo