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Il Segretario Nazionale della Fimmg Medicina dei Servizi scrive ai suoi iscritti
Roma, 3 febbraio 2012
A tutti gli iscritti Fimmg della Medicina dei Servizi
Cari colleghi, sicuramente ognuno di voi sarà venuto a conoscenza del grave attacco che il nostro Ente Previdenziale sta subendo a causa della legge N. 214 del 22 Dicembre 2011 che stabilisce quanto segue:
“Viene imposto a tutte le casse previdenziali private di garantire entro e non oltre il 30 giugno 2012, (pare recentemente spostato al 30 settembre) misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquanta anni......Decorso il termine del 30 giugno 201 , (pare recentemente spostato al 30 settembre) senza l’adozione dei previsti provvedimenti, ovvero nel caso di parere negativo dei Ministeri vigilanti, si applicano, con decorrenza dal 1° gennaio 2012: a) le disposizioni di cui al comma 2 del presente articolo sull’applicazione del pro-rata agli iscritti alle relative gestioni; b) un contributo di solidarietà, per gli anni 2012 e 2013, a carico dei pensionati nella misura dell’uno per cento”.
Qual è il danno cui sono esposti i MMG?
Spunti comunicativi per la Categoria
1. La gestione dell’Enpam fatta da medici per i medici ha consentito e consentirà di avere un riconoscimento pensionistico dei contributi migliore a quello del sistema pubblico (oggi ogni 1000 euro di contributi 90 di pensione – dopo modifica regolamento ogni 1000 euro di contributi circa 60 euro di pensione – INPS 54 euro).
2. La manovra, spostando l’equilibrio di bilancio di venti anni (da 30 a 50) e chiedendo che venga garantito in 6 mesi, senza poter attingere al Patrimonio che la categoria ha accantonato, mette il nostro Ente nelle condizioni di essere sanzionato in base a quello che la manovra stessa e la legislazione precedente stabiliscono: contributivo secco tipo INPS o commissariamento.
Tutto ciò porterebbe alla decurtazione della nostra pensione di una percentuale che va dal 10% al 30%.
3. Il rifiuto del Governo, in sede di approvazione della manovra, di consentire l’utilizzo temporaneo del Patrimonio per superare il carico derivante dall’andamento della curva demografica dei Medici, garantire un equo patto fra generazioni e offrire prestazioni a funzione solidaristica e di equità sociale.
4. Per contro il nostro Ente si troverebbe ad accumulare un enorme Patrimonio da cui attingere una sempre più abbondante e ingiusta doppia tassazione.
- DICIAMO NO ALLA GESTIONE PUBBLICA DEI NOSTRI RISPARMI PREVIDENZIALI
- DICIAMO NO A DIVENTARE PREDA APPETIBILE AD UN ASSORBIMENTO NELL’INPS
- DIFENDIAMO L’AUTONOMIA DELLE CASSE CHE OFFRONO I MIGLIORI RENDIMENTI DEI CONTRIBUTI, CONSENTE AZIONI DI SOLIDARIETA’ E LA CORRETTA TUTELA DEL PATTO FRA GENERAZIONI
Senza benefici per la collettività e per il bilancio dello Stato i medici, che non hanno mai usufruito dell’ombrello protettivo della fiscalità dello Stato, viene sottratta la disponibilità di risparmi previdenziali accumulati nel tempo. Ciò costituisce il tradimento di un diritto fondamentale di cittadinanza.
Uno Stato che non ha saputo gestire i suoi entI previdenziali vuole insegnare alle casse privatizzate.
I medici contribuiscono da sempre alle pensioni erogate dall’INPS attraverso la tassazione dei loro redditi e la doppio tassazione del loro Patrimonio previdenziale.
I Medici di Medicina Generale concorrono ai sacrifici richiesti al Paese con il blocco
dei loro contratti.
- NO ALL’ESPROPRIO DEI PROPRI RISPARMI PREVIDENZIALI
- NO A FUTURE ASSORBIMENTI NELL’INPS PER UNA PRESUNTA MA NON REALE INSOSTENIBILITA’ DELL’ENPAM
- NO ALLA DISCRIMINAZIONE DEI CITTADINI MEDICI RISPETTO ALLA LIBERTA’ DI GARANTIRSI UNA VECCHIAIA PIU’ SERENA UNICAMENTE COL PROPRIO SACRIFICIO
Cosa chiediamo
POTER USARE IL PATRIMONIO PREVIDENZIALE, IN MANIERA COMPENSATIVA E A GARANZIA DI MIGLIORI PRESTAZIONI, PER POTER FAR FRONTE AI FLUSSI GENERAZIONALI, OCCUPAZIONALI E CONTRATTUALI, INDIPENDENTEMENTE DA CONCESSIONI DEL GOVERNO!
UNA CORREZIONE DEI REGOLAMENTI COME QUELLA GIA’ CONCORDATA A LIVELLO TECNICO CON I MINISTERI COMPETENTI ED UN EQUILIBRIO DI DURATA ANCHE SUPERIORE A QUELLO RICHIESTO DALLA MANOVRA.
Il governo in sede di approvazione della manovra ha detto no alle nostre richieste e non ha dato alcuna garanzia di ascolto.
Cosa faremo
UNA STAGIONE DI LOTTA SINDACALE AD OLTRANZA CHE AVRA’ INIZIO DAL MESE DI FEBBRAIO E CONTINUERA’ ININTERROTTAMENTE FINO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI RIVENDICATI.
LE SINGOLE AZIONI SINDACALI SARANNO DEFINITE NEL CORSO DEI MESI, D’INTESA E IN COORDINAMENTO CON LE ALTRE OOSS DEI MEDICI CONVENZIONATI E DIPENDENTI.
LE AZIONI SARANNO COSTITUITE DA GIORNATE DI SCIOPERO, MANIFESTAZIONI, SCIOPERI BUROCRATICI ED OGNI ALTRA FORMA DI PROTESTA CONSENTITA DALLE LEGGI.
Sono indette per il settore della Medicina dei Servizi due prime giornate di sciopero che si terranno nei giorni 9 e 10 Febbraio 2012 con astensione totale dalla nostra attività.
Il momento è grave, non possiamo permetterci sbandamenti, ne va della nostra sicurezza nella vecchiaia. Tutto questo dopo anni di lavoro duro e non sempre tenuto nella giusta considerazione.
Ora diciamo basta!!! Ci hanno rubato buona parte del passato, ci stanno condizionando il presente non vogliamo che ci depredino il futuro.
Un caldo invito a tutti i colleghi a lottare e a non tirarsi indietro in questo grave momento.
Solo se saremo uniti potremo vincere.
Rocco Mario Di Brina