Comunicati Stampa
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Bene modello ASL NA1, ora Governo faccia vero "rilancio" partendo dai fondi in manovra
Assistenza territoriale, l’esigenza di maggiori risorse nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti. Silvestro Scotti FIMMG: «Bene il modello proposto dall’ASL Napoli 1 Centro, ora però il Governo faccia un vero “rilancio” partendo dai fondi stanziati nella manovra di bilancio».
«Quanto descritto dalla Corte dei Conti nel “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica” è emblematico e ci deve spingere ad investire di più e meglio in un sistema che valorizzi l’assistenza territoriale. È d’esempio, in questa direzione, il progetto lanciato dal management dell’ASL Napoli 1 Centro per l’assistenza domiciliare che, in questa fase, servirà a gestire al meglio i pazienti Covid, ma che in generale va a potenziare, grazie alla telemedicina, l’assistenza territoriale ai pazienti cronici esattamente come sostenuto da FIMMG in un’economia di scala tra il tema Covid-19 di oggi e quello dei fragili e cronici di oggi e di domani». Silvestro Scotti, segretario generale FIMMG, rilancia la questione mai sopita di un’assistenza territoriale convenzionata più forte, grazie ad investimenti in strumentazioni e tecnologie avanzate. Lo spunto arriva dalla Campania, in particolare dal nuovo modello messo a punto dalla ASL Napoli 1 Centro, che va nella direzione indicata dalla magistratura contabile per la quale un’attenzione a questi temi si è vista, perché fortemente voluta dal Ministro Speranza, nell'ultima legge di bilancio, con la previsione di fondi per l'acquisto di attrezzature per gli ambulatori di medicina generale. Ma è sempre la magistratura contabile ad evidenziare che la stessa «dovrà essere comunque implementata superata la crisi, così come risorse saranno necessarie per gli investimenti diretti a riportare le strutture sanitarie ad efficienza».
Per il segretario generale FIMMG: «I medici di medicina generale così come i pediatri di libera scelta hanno bisogno di una medicina del territorio che possa contare su strumentazioni e device all'avanguardia, sia da avere a studio per connettersi con gli specialisti di secondo livello, sia da avere a casa dei pazienti fragili e con cronicità per un monitoraggio costante ed è questo il vero “rilancio” del territorio. Un sistema perfettamente integrato anche con i modelli organizzativi che stanno partendo in regioni come la Campania, si pensi alle AFT che dovranno essere dotate di centri servizi organizzati dalla stessa medicina generale. È determinante - aggiunge - che queste attività creino cooperazione applicativa tra le piattaforme informatiche delle Asl e quelle delle quali si sono già dotati i medici di famiglia sulla base dell’art 38 del Decreto Liquidità». Ciò nonostante restano ancora fermi i 235 milioni di euro stanziati in manovra di Bilancio per dotare i medici di base e pediatri di libera scelta dei maggiori strumenti diagnostici e software per la gestione integrata dei pazienti. «Un tema - conclude Scotti - sul quale ora bisogna accelerare e che rappresenta la base su cui investire ulteriormente con nuovi finanziamenti rimasti orfani nel Decreto Rilancio per portare il SSN veramente vicino ai cittadini nostri assistiti».