Comunicati Stampa
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Proposta denota scarsa conoscenza della situazione
La polemica sull’eliminazione della figura del medico di guardia medica, che alcuni esponenti della Cgil stanno tentando di portare avanti, ha ormai superato ogni limite ed è la prova più eclatante della loro totale mancanza di conoscenza del sistema della continuità assistenziale. E’ la posizione della Fimmg Continuità Assistenziale.
Come già da qualche anno testimoniano i dati ENPAM, il 50% dei medici di continuità assistenziale attualmente in servizio è già medico di medicina generale. Questa quota si incrementa di circa il 5% ogni anno mentre si riduce, da parte di questi medici con doppio incarico, il tasso di abbandono del servizio di guardia medica. Ciò testimonia un maggiore interesse di questi colleghi al mantenimento dell’incarico di guardia medica più che alla proiezione verso l’assistenza primaria.
Fimmg Continuità Assistenziale sta monitorando le caratteristiche dei medici operanti in guardia medica ormai da anni. Dai dati in nostro possesso appare chiaro che attualmente il servizio è gestito al 15% con incarichi provvisori, determinati dalla riduzione dei medici e dai tempi di attesa che si realizzano tra l’inserimento in graduatoria e l’attribuzione dell’incarico definitivo.
Con l’abolizione della guardia medica tali medici ricaverebbero solo la perdita del posto di lavoro per quanto provvisorio. Esiste poi un altro 10 % che, sulla base di specifici accordi regionali, detiene già incarichi con completamento orario a 38 ore settimanali. Un ulteriore 15% è rappresentato da medici che affiancano all’attività di continuità assistenziale attività libero professionale o compatibile, grazie dal possesso di una specializzazione.
In conclusione appare chiaro che nell’arco di pochi anni il restante 10 % si troverà nella condizione di poter ottenere l’accesso alle funzioni di medico di medicina generale e che il sistema risolverà da solo quanto la CGIL sembra sostenere a favore dei medici ma che alla luce delle bozze ministero regioni sui nuovi ruoli delle professioni sanitarie non mediche sarebbe solo favorevole a eliminare i medici per sostituirli con altri.