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Razionalizzare spese a tutti livelli, anche nei ministeri
Razionalizzazione delle spese “a tutti i livelli, anche nei ministeri”. E poi recupero di fondi “per riprendere una politica di investimenti sull'edilizia sanitaria” e ottimizzazione di risorse delle Regioni presso i ministeri, senza aggravi in termini di cassa, né di disavanzo, né di indebitamento e attuazione, il più presto possibile, dei costi standard. Queste in sintesi le proposte che il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino - affiancato dai governatori e dal coordinatore degli assessori al Bilancio Massimo Garavaglia, in rappresentanza di Maroni - ha avanzato ieri al premier Renzi, al sottosegretario Graziano Delrio e al ministro degli Affari Regionali Carmela Lanzetta.
“Lodo Chiamparino” è stato ribattezzato, e dovrebbe trovare concreta stesura nel giro di 7-10 giorni al massimo. “L'incontro apre una fase nuova - ha spiegato Chiamparino - quando ci si parla ma soprattutto si lavora insieme è sempre una buona premessa per trovare una soluzione”.
In verità c'è chi sussurra che tra le proposte per evitare il taglio da 4 miliardi solo per il 2015 previsto dalla Legge di Stabilità c'è anche quella di attingere quasi 2 miliardi dal fondo presso il Tesoro a copertura del rischio di svalutazione dei derivati sottoscritti da alcune Regioni.
Lo stesso Chiamparino nei giorni scorsi non ne aveva fatto mistero, sostenendo che “parte del progetto” prevede di rinunciare ai 2 miliardi di aumento del Fondo per la sanità, un'altra consiste nel “modulare diversamente i fondi delle Regioni che sono a disposizione del ministero dell'Economia a copertura dei mutui e dei derivati. Una cifra ingente dalla quale, secondo i nostri calcoli, si possono risparmiare i 2 miliardi che mancano”.
Fonte Ansa