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"Siamo pronti alla battaglia contro una norma, quella sui farmaci equivalenti, che se fosse inserita nel dl sulle liberalizzazioni sarebbe una assurda forzatura, un obbligo incredibile per il medico che di fatto scavalcherebbe il suo diritto/dovere di prescrivere il farmaco che ritiene piu' adatto". Reagisce cosi' Giacomo Milillo, segretario Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale, nel commentare l'ultima bozza del decreto che prevede l'obbligo per il medico di accompagnare alla prescrizione di un farmaco l'indicazione, laddove presente, di un farmaco equivalente di minor prezzo. "E' assurdo - sbotta Milillo - e non c'e' nessun vantaggio per la spesa farmaceutica, esiste gia' la sostituibilita'. Si costringono i medici anzitutto a documentarsi ogni volta sull'esistenza dell'equivalente, e poi e' una norma anti-liberalizzazioni: si colpisce la libera concorrenza tra farmaco brand e equivalente. Non possiamo accettarlo, gli equivalenti non sono identici ai farmaci brand, siamo noi che dobbiamo decidere se va bene uno o l'altro per quel determinato paziente. Anche la magistratura lo ha stabilito, addirittura condannando un medico che non aveva scritto esplicitamente 'non sostituibile' rispetto a un farmaco, con il paziente che e' morto perche' ha assunto un altro farmaco rispetto a quello indicato. Ricorreremo alle vie giudiziarie - annuncia Milillo - e a tutti i canali possibili se sara' confermata questa assurdita'".