Razionale
CONSUMO RESPONSABILE DI ALCOL
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USO MODERATO DELL’ALCOL E SALUTE UMANA NELL’AMBULATORIO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
Il consumo di bevande contenenti alcol, derivato dalla fermentazione dei carboidrati contenuti in varie matrici alimentari, è praticato dalla specie umana da millenni, con obiettivi di carattere prevalentemente edonistico o rituale, o come fonte energetica, o ancora per i suoi effetti comportamentali.
Il dibattito scientifico sulla relazione tra consumi di alcol e salute nell’uomo è intenso, anche perché alcune organizzazioni internazionali come l’OMS ritengono che il consumo di alcol vada tendenzialmente azzerato nella popolazione generale, per la supposta netta prevalenza degli effetti negativi (e per la potenziale induzione di dipendenza) rispetto ai possibili effetti favorevoli.
Lo studio della relazione tra alcol e salute non è semplice, perché presenta alcune complessità di carattere metodologico, in relazione soprattutto all’accertamento dei consumi, alla scelta del gruppo di controllo, alla definizione del ruolo dei fattori confondenti.
Poiché l’associazione alcol-salute dipende non solo dalle quantità di alcol consumate, ma anche dalle modalità/abitudini (“pattern”) di assunzione dell’alcol stesso (per esempio, se è concentrato nel week-end o è distribuito nei pasti settimanali), è importante che anche le modalità di assunzione stesse siano tenute in considerazione insieme alle quantità consumate (Dawson, 2003; Bagnardi et al., 2008).
Le bevande alcoliche contengono sia etanolo sia componenti minori non alcoliche. La varietà e la quantità di queste ultime varia notevolmente tra il vino, la birra ed i liquori, ma anche all’interno delle stesse categorie (vini rossi verso vini bianchi, birre di differente preparazione, ecc.). Mentre il ruolo sulla salute della componente alcolica delle varie bevande è relativamente ben noto, quello delle componenti non alcoliche è meno chiaro. Diversi studi sperimentali (sia in vitro che in modelli animali) hanno dimostrato che alcune di questa sostanze (in particolare i polifenoli) possono avere effetti importanti sulla salute umana, generalmente di tipo protettivo (Estruch et al., 2009; Badía et al., 2004; Estruch et al., 2004), quali proprietà Antiossidanti e Proprietà Antitrombotiche Antinfiammatorie.
I lavori di epidemiologia osservazionale, e in particolare le metanalisi che ne hanno analizzato e combinato i risultati in modo quantitativo, dimostrano l’esistenza di un’associazione statisticamente significativa tra il consumo di dosi moderate di alcol, con differenziazioni tra gli adulti di sesso maschile, e quelli di sesso femminile. L’associazione tra il consumo di alcol ed il rischio di morte per qualunque causa, che integra gli effetti sulla mortalità per le varie patologie, ha una conformazione ben precisa (spesso definita “a J”): la mortalità che si osserva tra i consumatori di dosi moderate è cioè significativamente inferiore sia a quella rilevata tra gli astemi e sia a quella rilevata tra i consumatori eccessivi. (“Moderate alcohol use and health: A consensus paper” - Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases (2013) XX, 1 e 18).
Il complesso di queste evidenze permette di definire numerosi bisogni informativi ed educazionali della popolazione sul tema dell’uso dell’alcol. Il MMG, considerato l’Operatore Sanitario con l’elevato indice di gradimento da parte della popolazione è sicuramente la figura che meglio può esercitare queste funzioni a favore della persona sia in buono stato di salute, che con alcune condizioni fisiologiche particolari (Giovane, Donna in Gravidanza, Anziano, etc). Al fine di realizzare un Progetto Pilotale specifico, FIMMG/METIS, con la collaborazione scientifica di S.I.M.P.e S.V. (Soc. It. Di Medicina d Prevenzione e degli Stili di Vita), intende realizzare un Progetto su un territorio circoscritto a due realtà socio-geografiche differenti, ma vicine tra loro (Asti e Torino) che veda attore principale il MMG come referente privilegiato verso il Cittadino. Tale Progetto, nel caso auspicato di buon risultato, potrà poi replicarsi a livello nazionale. L’obiettivo di questo Progetto comunicazionale/educazionale è prevalentemente quello che, fermo restando l’esclusione dell’assunzione di alcol in specifiche condizioni, la cultura della moderazione nei consumi delle bevande alcoliche continui ad essere parte integrante del patrimonio tradizionale e culturale del nostro Paese, basato sul modello alimentare mediterraneo del quale la moderazione stessa è un tratto essenziale e caratterizzante.
Team di Progetto:
La partecipazione scientifica della S.I.M.P.e S.V. (Soc. It. Di Medicina d Prevenzione e degli Stili di Vita) si concretizzerà con il lavoro di un apposito Gruppo di Esperti coordinato dalla dott.ssa Daniela Livadiotti.
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