mozioni
Roma, 8 marzo
Il Consiglio Nazionale FIMMG riunitosi a Roma l’8 Marzo presso l’Hotel Cardo in Roma, udita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti
la approva
Il Consiglio Nazionale della FIMMG, in occasione della giornata internazionale della donna, consapevole delle difficoltà di conciliazione vita-lavoro delle professioniste, che si traduce anche in un inaccettabile gender pay gap, ribadisce l’impegno per garantire e incrementare attraverso l’organizzazione e gli strumenti specifici della professione le migliori condizioni per consentire di esercitare la medicina generale senza svantaggi. Auspica inoltre che alla luce della femminilizzazione della professione possano essere sempre più presenti in prima linea nella rappresentanza della categoria.
Mostra inoltre apprezzamento per l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge che prevede l’introduzione del reato di femminicidio, con inserimento -fra i vari punti- dell’ergastolo per il reato, che rappresenta un passo significativo nella tutela delle donne e nella lotta contro la violenza di genere.
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
ringrazia
le cittadine e i cittadini che in seguito alla mobilitazione della nostra categoria per la difesa del rapporto di fiducia libero e di prossimità con i medici di medicina generale stanno aderendo alle iniziative, alle petizioni, alle assemblee diffuse in tutto il Paese, dimostrando con i fatti la vicinanza e l’alleanza con il proprio medico di fiducia e la volontà di preservarne le caratteristiche che lo pongono da sempre in vetta tra le figure sanitarie più apprezzate.
ringrazia altresì
i moltissimi medici di medicina generale che a migliaia stanno sostenendo la mobilitazione con le assemblee sul territorio e nei propri studi attraverso le petizioni, ma soprattutto il dialogo costante e il coinvolgimento dei propri assistiti, preoccupati per il rischio di perdere il proprio medico di famiglia
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
rimarca con rammarico
il ritardo e la carenza degli atti di programmazione regionali che limitano, in assenza di declinazioni locali chiare del monte orario previsto per il completamento orario, l’adesione consapevole al ruolo unico dei colleghi. Pur non volendo celebrare un processo alle intenzioni rispetto a tali ritardi e a tali carenze, auspica che tale comportamento non sia né strategico, né legato ad attese legiferative rivolte ad uno stravolgimento del nostro ruolo, del nostro status giuridico e della conseguente perdita del rapporto fiduciario col cittadino che continua a dimostrare di voler celebrare al nostro fianco e da protagonista la mobilitazione di categoria.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
evidenzia
a seguito di un’attenta analisi basata su una ricognizione relativa all’applicazione degli ACN 2022 e 2024 nei rispettivi AIR, il trasversale atteggiamento omissivo delle Regioni che si manifesta nella mancata deliberazione o applicazione degli atti di programmazione necessari per la successiva stipula degli Accordi Regionali. Inoltre, anche laddove tali Accordi siano stati sottoscritti, le AFT risultano tuttora inoperanti in tutte le Regioni, nonostante le disposizioni previste dagli ACN 2022 e 2024. Tale situazione impedisce di fatto la piena attuazione dell’ACN e della normativa vigente, ostacolando un modello di Medicina Generale che, se correttamente implementato, dimostrerebbe l’infondatezza della necessità di ulteriori “riforme” oltre quella già in atto e sostenuta dalla contrattazione collettiva nazionale e pertanto dall’accordo tra le Regioni, lo Stato e le Organizzazioni Sindacali.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
Rileva
la necessità di verifica da parte delle segreterie regionali sul ritardo nella pubblicazione dei bandi per il corso di formazione specifica in medicina generale, prevista dal DLgs 368/99 entro il 28 febbraio di ogni anno, che rischia di causare un grave slittamento sia del concorso sia dell’inizio dei corsi, mettendo a repentaglio l’assegnazione delle carenze con pesanti ripercussioni sull’assistenza territoriale che vedrà migliaia di cittadini senza medico di famiglia.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
dà mandato
al Segretario Nazionale di aprire il dialogo con il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Marco Alparone, con la finalità di definire insieme alle regioni i bisogni legati alla professione di medico di medicina generale e quelli legati al funzionariato di parte pubblica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di interesse comune rispetto al miglioramento dell’assistenza territoriale anche riferite al PNRR e di accelerare i percorsi necessari anche alla stesura dell’Atto di Indirizzo necessario all’apertura della contrattazione relativa all’ACN 2022-2024.
dà mandato
alle Sezioni Regionali e Provinciali della FIMMG di continuare la mobilitazione in atto sui territori dando particolare risalto al coinvolgimento del cittadino che diventa in questa fase protagonista principale delle azioni di raccolta firme promosse sul territorio, in collaborazione con il proprio medico di famiglia.
Invita inoltre i Segretari a proseguire nel portare avanti l’azione parallela e contestuale con le migliaia di collaboratori di studio e infermieri che operano nei nostri studi, e che col passaggio del medico di famiglia alla dipendenza rischierebbero di perdere il posto di lavoro, tramite la diffusione della petizione e della raccolta firme.
Approvata all’unanimità