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Cambia tutto per i medici che subiscono un provvedimento dal proprio ordine professionale. Il ministero della Salute ha annunciato una riforma che rende subito operativa la sanzione irrogata dall'ordine - come la sospensione o la radiazione - senza attendere il secondo grado di giudizio. Fino a oggi non era così: i medici potevano fare ricorso all'organo deputato - la Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie o Ceeps - e continuare a lavorare in attesa del responso. Tuttavia, la Commissione da un paio d'anni è sostanzialmente bloccata: circa 900 sanitari, tra le cui fila si contano 64 medici radiati, hanno così potuto proseguire la loro attività per anni. La questione è stata sollevata dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), che aveva stimato in 200 i medici che sono stati radiati dal proprio ordine di appartenenza e che continuano a esercitare la professione in attesa del giudizio definitivo della Commissione. Un numero cospicuo di medici, "nelle more del giudizio, visto che il ricorso sospende l'efficacia della sanzione, continuano a fare i medici, anche se avessero commesso fatti gravi", ha affermato il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, che aveva proposto l'istituzione, in seno alla Cceps, di una sezione stralcio che possa esaminare i ricorsi in sospeso sulle sanzioni meno gravi. Un emendamento al decreto PA presentato ieri dalla deputata di Forza Italia Annarita Patriarca ha fatto propria questa proposta.
Fonte Ansa