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"Effetti indesiderati gravi, uso ancora troppo elevato"
Fluorochinoloni, allerta AIFA: "Effetti indesiderati gravi, uso ancora troppo elevato", di Roberto Venesia, responsabile Area della politica del farmaco di FIMMG Nazionale
Ansia, attacchi di panico, ideazioni suicidarie, neuropatie e disturbi dell''attenzione. Sono solo alcune delle reazioni avverse - rare ma potenzialmente gravi e irreversibili - associate all''uso dei fluorochinoloni, una classe di antibiotici da tempo sotto la lente d''ingrandimento delle autorità sanitarie.
L''Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) torna a lanciare un forte richiamo agli operatori sanitari: l''utilizzo di questi farmaci, nonostante le restrizioni introdotte da anni a livello europeo, resta ancora troppo elevato in Italia, soprattutto tra la popolazione anziana e nelle regioni del Sud.
Secondo l''ultimo Rapporto OsMed, nel 2023 i fluorochinoloni hanno rappresentato il 9,7% del consumo totale di antibiotici, in lieve calo rispetto al 10,5% del 2022. Un dato incoraggiante, ma che rimane superiore alla media europea, ferma al 6,9%. In particolare, preoccupa la diffusione tra gli over 65, con una prevalenza d''uso pari al 14,1%, che raggiunge punte del 21,4% nel Meridione.
Le raccomandazioni per i prescrittori
Alla luce di questi numeri, l''AIFA ha aggiornato le indicazioni sull''impiego dei fluorochinoloni sistemici e inalatori, rivolgendosi direttamente ai medici con una serie di raccomandazioni stringenti. La parola d''ordine è cautela.
1. Non prescriverli in caso di infezioni lievi o autolimitanti, come la diarrea del viaggiatore, le infezioni urinarie ricorrenti o infezioni non batteriche. Anche nelle forme da lievi a moderate, i fluorochinoloni dovrebbero essere usati solo quando altri antibiotici risultano inefficaci o controindicati.
2. Evitare in pazienti con precedenti reazioni gravi a un fluorochinolone.
3. Massima attenzione nei soggetti a rischio di tendinopatie, in particolare negli anziani, nei pazienti con insufficienza renale o sottoposti a trapianto d''organo.
4. Mai in associazione con corticosteroidi, per il rischio aumentato di rottura tendinea.
5. Informare il paziente sui segnali da non sottovalutare: dolori tendinei, muscolari o articolari, debolezza, neuropatie periferiche, alterazioni dell''umore o pensieri angoscianti. In presenza di questi sintomi, il trattamento va interrotto immediatamente.
6. Prestare attenzione agli effetti sul sistema nervoso centrale, anche se insorgono dopo l''inizio della terapia: ansia, depressione, insonnia, allucinazioni, fino all''ideazione suicidaria.
7. Segnalare ogni sospetta reazione avversa attraverso la Rete nazionale di farmacovigilanza (https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse).
Una questione di equilibrio rischio-beneficio
La gravità degli effetti collaterali descritti - spesso riportati anche in pazienti precedentemente sani - impone un cambio di passo. La prescrizione di un fluorochinolone deve sempre derivare da un''attenta valutazione individuale del rapporto rischio-beneficio.
Ridurre l''uso inappropriato, migliorare l''aderenza alle linee guida e favorire una cultura prescrittiva più responsabile sono oggi obiettivi prioritari per contenere i rischi e garantire la sicurezza del paziente.
In allegato le avvertenze Aifa e la guida per gli operatori