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Appello di Fimmg Milano a Bertolaso: telemedicina anche nei nostri studi. Pozzi: bene nuovi servizi in farmacia ma non possiamo non esprimere amarezza per essere stati esclusi

«Apprendiamo da notizie stampa della possibilità da parte dei cittadini cardiopatici» residenti o domiciliati in Lombardia «di poter effettuare in farmacia prestazioni di telemedicina» gratuite. «È una notizia positiva, soprattutto se servirà a ridurre le liste d'attesa che in questo momento rappresentano una grave criticità per il Servizio sanitario nazionale. Non possiamo però non esprimere una certa amarezza nel vedere come gli studi dei medici di famiglia siano stati esclusi da questa attività». Lo dichiara all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretario di Fimmg Milano e vice presidente della Cooperativa Iniziativa Medica Lombarda.
«Anche negli studi dei medici di famiglia si possa fare telemedicina», è l'appello che il sindacato lancia all'assessore lombardo al Welfare, Guido Bertolaso. «Valutiamo negativamente - afferma Pozzi - che queste prestazioni possano essere fatte solo in farmacia e non nei nostri studi, 16 dei quali, con oltre 50 medici operativi, stanno già offrendo ai cittadini queste prestazioni, purtroppo solo a pagamento». Coinvolgere anche i medici di famiglia sarebbe particolarmente importante «in un momento, tra l'altro - ricorda la leader di Fimmg Milano - di lancio di un nuovo progetto di presa in carico dei pazienti cronici: solamente i medici di famiglia della nostra cooperativa nel 2023 ne hanno presi in carico 40mila, ma ci sono numerose altre cooperative attive nel territorio regionale», sottolinea Pozzi. «Ci auguriamo - conclude - che l'assessore Bertolaso, con la sensibilità e l'operatività che ha dimostrato durante la pandemia, permettendo ai medici di famiglia operativi nei centri vaccinali delle nostre cooperative di effettuare quasi 2 milioni di somministrazioni, raccolga con interesse questa nostra proposta. Noi ci siamo».

Fonte Adnkronos