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Ricorrere alla misura dell'arresto in flagranza differita per fermare la crescente violenza e le aggressioni nei confronti dei medici e del personale sanitario. E' la soluzione indicata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, in accordo con il titolare del dicastero della Giustizia Carlo Nordio, dopo gli ultimi gravi episodi di cronaca e l'aggressione di vari sanitari all'ospedale di Foggia. Una misura proposta dagli stessi medici, che si dicono dunque soddisfatti pur sottolineando la necessità di controlli stringenti per assicurarne l'applicazione, mentre gli infermieri chiedono che al contempo siano rafforzati i presidi di Polizia nei nosocomi garantendo un servizio 24 ore su 24. La flagranza differita è un istituto introdotto nell'ordinamento dal Dl n. 28 del 2003 per contrastare il fenomeno della violenza in occasione di manifestazioni sportive e calcistiche: prevede che nei casi di reati commessi con violenza alle persone o alle cose, quando non è possibile procedere immediatamente all'arresto, si considera comunque in stato di flagranza colui il quale, sulla base di documentazione video fotografica dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore, sempre che l'arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro 48 ore dal fatto. Un istituto che ora sarà allargato anche a chi commette violenze contro i camici bianchi ed i sanitari, ha annunciato Schillaci al termine della riunione di oggi con tutti gli Ordini professionali sanitari, precisando che a breve ci sarà un confronto anche con le parti sindacali. "Ci siamo confrontati con il ministro Nordio. In questo momento - ha affermato il ministro della Salute - riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile sia quello di introdurre sempre l'arresto in flagranza di reato, anche differita". Un fenomeno per contrastare il quale, ha ricordato, lo scorso anno sono state aumentate le pene per chi commette violenza ed è stata istituita la procedibilità d'ufficio, ma "questo come è evidente non è più sufficiente". Schillaci ha detto di aver incontrato anche il ministro dell'Interno Piantedosi: "Voglio sottolineare - ha aggiunto - che i posti di polizia nell'ultimo anno sono aumentati in maniera significativa, e quindi il governo è sul pezzo, ma si tratta anche di un problema culturale". Da parte loro, medici e sanitari apprezzano la decisione dei ministri pur con alcune precisazioni. Per il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, si tratta di un "segno dell'attenzione del governo", ma "è necessario che ora questa attenzione si traduca in un Decreto-legge, che definisca una serie di iniziative operative e normative, a carattere d'urgenza, che comprendano, oltre a sistemi di videosorveglianza, anche procedure di controllo degli accessi alle strutture sanitarie".
Fonte Ansa