news
Ambulatori aperti nel weekend e visite dirottate sul privato
Diventa legge il decreto per l''abbattimento delle liste di attesa, passato ieri alla Camera con 171 sì e 122 no. Gli interventi sono molteplici. Per il ministro della Salute Orazio Schillaci, che alla riforma ha dato nome e contenuti, «è una risposta concreta, dopo anni di inerzia interveniamo in maniera strutturale».
Ecco i contenuti del testo. Se la visita specialistica e l''esame diagnostico non sono disponibili entro i tempi commisurati alla loro urgenza, l''ospedale dovrà dirottare l''assistito sul privato convenzionato, con il solo pagamento del ticket. Esami nei weekend Tra le misure che incidono direttamente sui cittadini, l''apertura degli ambulatori sette giorni su sette, quindi inclusi i fine settimana, prolungamento che vale anche per i centri trasfusionali, con supporto delle associazioni dei volontari. L''esperienza è già stata sperimentata con successo da diverse Asl, soprattutto al Nord. La difficoltà consiste nel reperimento del personale. Le prenotazioni Cambia il sistema. In ogni Regione dovrà essere organizzato un unico centralino dove far confluire tutte le agende di appuntamento di ospedali e cliniche private convenzionate. Tracciata una via preferenziale per i pazienti con malattie mentali. Un problema non secondario è il fenomeno del no show : i pazienti che non si presentano e non disdicono che sono circa il 10%. Le disdette In Lombardia l''assessore al Welfare Guido Bertolaso ha calcolato una perdita di 19 milioni di visite ed esami saltati. La legge dispone che il Cup attivi un sistema di disdetta per chiedere la conferma o la cancellazione almeno due giorni prima. Chi non si presenta dovrà versare il ticket. Il tetto per il personale La maggiore novità è il superamento del tetto di spesa per il personale. Un tabù in piedi dal 2004 imponeva «un limite invalicabile» per i direttori generali costretti a congegnare alternative per ingaggiare medici e infermieri. Per la prima volta dal 2024 si può superare il budget fino al 15% rispetto al bilancio precedente. Sarà abolito nel 2025. La tassazione agevolata Arriva la tassazione agevolata sugli straordinari per i medici ospedalieri, con una flat tax al 15%.
Fonte Corriere della Sera