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Per copertura ottimale dosi disponibili a inizio ottobre
Per una copertura ottimale dovremmo avere i vaccini anti-influenzali disponibili nei nostri studi a inizio ottobre, per poter vaccinare le diverse tipologie di pazienti. I dati australiani sull'influenza non ci tranquillizzano, pare che sarà una forma abbastanza importante". Lo afferma Silvestro Scotti, segretario nazionale generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) in vista della campagna vaccinale conto l'influenza. Per il segretario nazionale Fimmg poter iniziare le vaccinazioni a inizio ottobre "permette di organizzare le somministrazioni secondo le esigenze e i bisogni della popolazione e di avere contemporaneamente la possibilità di un'offerta costante e continua e non solo ristretta ai tempi che ci restano rispetto a consegne tardive. Se i vaccini vengono consegnati a novembre una parte dei soggetti ha già preso l'influenza e dopo difficilmente si vaccina. In Campania dovrebbero essere disponibili entro la prima, massimo la seconda settimana di ottobre". "Il problema di fondo è quello della logistica - afferma - non si può pensare che una vaccinazione venga fatta in maniera stagionale se non vengono consegnati i vaccini con un tempo utile per vaccinare. - sottolinea - È chiaro che più tardi sono consegnati ai medici, meno l'obiettivo i medici lo potranno raggiungere". Quanto alle previsioni su come sarà la prossima influenza "i dati australiani non ci tranquillizzano, pare che sarà una forma abbastanza importante - sottolinea Scotti - anche se noi quest'anno non siamo mai stati lasciati dalle virosi, abbiamo avuto un'estate abbastanza complicata tra gastroenteriti e il Covid, che in questo periodo è molto presente, fortunatamente meno impattante rispetto alle casistiche dei primi anni, però comunque è un profilo da tenere in attenzione".
Fonte Ansa