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Pene più severe anche per chi danneggia i beni delle strutture sanitarie ''Le manette potranno scattare entro le 48 ore anche ricorrendo alla documentazione video-fotografica Marzio Bartoloni Diventa legge l''ultima stretta voluta dal Governo contro le aggressioni nelle corsie di ospedali e nei pronto soccorso: viene innanzitutto introdotto l''arresto in flagranza, compreso quello differito (entro le 48 ore) per chi commette violenze o minaccia il personale sanitario. Ma si aumentano anche le pene (da uno a 5 anni di reclusione e 10mila euro di multa) per chi danneggia beni, materiali e suppellettili delle strutture sanitarie, con la possibilità di far scattare le manette ricorrendo anche a materiale video-fotografico raccolto con un semplice telefonino o ai sistemi di video sorveglianza. L''ultimo via libera ieri alla Camera alla legge di conversione del decreto è stato salutato come una «buona notizia» dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che chiede ora di «continuare a lavorare per portare avanti un cambiamento culturale e recuperare il senso dell''alleanza terapeutica tra medico e paziente». Il nuovo intervento legislativo che ne segue altri che si sono susseguiti negli ultimi due anni e che hanno già irrigidito le pene per questo tipo di aggressioni è l''ultima risposta all''escalation di casi di violenza contro medici e infermieri che sono diventati ormai cronaca quotidiana: ieri l''aggressione di un infermiere nel pronto soccorso a Reggio Emilia dopo che il giorno prima un primario a Lamezia Terme è stato colpito con un manganello dal parente di una degente mentre nell''ospedale Paola-Cetraro, in Calabria, sono comparse come deterrente le prime bodyCam indossate sopra i camici. In particolare il provvedimento aggiorna il codice penale (l''articolo 635) prevedendo una pena aggravata per il reato di danneggiamento «all''interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private». E poi estende le fattispecie di arresto obbligatorio in flagranza previsto dall''articolo 380 del codice di procedura penale ricomprendendo anche quelle che si concretizzano in atti di violenza che cagionano lesioni personali a chi svolge le professioni sanitarie. Che potrà scattare entro le 48 ore «sulla base di documentazione videofotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto».
Fonte Il Sole 24 Ore