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"Transizione digitale nella sanità è una sfida da cogliere, ma prima bisogna coinvolgere i medici e i cittadini"
"La transizione digitale è una sfida da cogliere. Indubbiamente ci sono delle criticità e tra queste anche il fatto che in molti casi la transizione venga descritta come un''attività che viene fatta per il medico. Se vogliamo arrivare a trovare delle soluzioni, però, questi tipi di prodotti e progetti devono essere fatti con il medico e con il cittadino, vanno cioè prima coinvolti i soggetti che useranno questi device e queste opportunità". Lo ha detto il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, intervistato dal sito Panorama della Sanità sul tema della transizione digitale nell''ambito delle cure.
"Il nostro Paese ha un problema di analfabetizzazione digitale, che interessa una importante parte della popolazione che dobbiamo curare. Poi c''è il rischio di creare quella che si chiama burocrazia digitale, di cui i medici di medicina generale sono già pieni", ha aggiunto Scotti, che ha concluso: "Anche rispetto alle progettualità del Pnrr, che punta sulla contabilizzazione delle procedure e delle prestazioni il carico che viene determinato al medico non è quello di migliorare la prestazione clinico-sanitaria-professionale ma è quello di portare a una semplificazione contabile all''amministratore di turno per dimostrare che ha raggiunto gli obiettivi. Non è questa la transizione digitale che è utile alla sanità italiana".