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Così Milillo a margine degli Stati generali di oggi a Roma
“Se non arrivano risposte soddisfacenti, cioè fatti concreti che ci facciano mettere la collaborazione dei professionisti davanti alle istanze della conferenza delle regioni ed alla tecnocrazia regionale, ci sarà lo sciopero a dicembre" così Giacomo Milillo, segretario della Federazione italiana medici medicina generale (FIMMG), a margine degli Stati generali dei medici che si sono svolti oggi a Roma. "C'è una politica marcia che si occupa dei suoi equilibri e non degli interessi del Paese. Abbiamo creato le condizioni per poter dichiarare lo sciopero che non è ancora definito ma sarà in dicembre. Valuteremo sulla data anche in base delle adesioni che avremo ricevuto. Chiediamo un progetto coerente di sostenibilità del servizio sanitario nazionale per il riconoscimento di una universalità e eguaglianza di tutti i cittadini. Il Governo ha perso capacità di interlocuzione con la società perché si nasconde dietro 21 interlocutori schizofrenici, che sono le regioni. Il Ministro Lorenzin sta rispondendo con attenzione ma non ha dato risposte concrete. Le sanzioni - conclude Milillo - sono un dettaglio di questa degenerazione del Servizio sanitario nazionale".