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Riprendiamo la trattativa per il rinnovo della Convenzione all'interno della vertenza salute
L'editoriale di Giacomo Milillo sul numero di Avvenire Medico in uscita
Non possiamo parlare, a quasi quattro anni dalla pubblicazione della legge 189, di una semplice trattativa per il rinnovo della Convenzione.
Non si tratta di un dovuto aggiornamento contrattuale, ma di un rinnovo che cade in un momento di svolta paragonabile per molti aspetti all'istituzione del SSN del 1978.
Allora, tramontata la figura del medico specialista che lavorava in ospedale al mattino e aveva le mutue nel pomeriggio, o del medico laureato e abilitato che vinceva una condotta, veniva istituita la figura professionale del medico di famiglia con competenze peculiari, dando il via a un percorso formativo tutto particolare che ha portato all’istituzione del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale.
Oggi si tratta di ri-disegnare, sostenere e finanziare una figura di un medico di medicina generale leader nell'area delle cure primarie, con competenze cliniche ma anche organizzative e gestionali in un territorio sempre più affollato da soggetti e figure professionali, sanitarie e non, che rivendicano spazi di autonomia spesso in conflitto con la professione medica.
Non possiamo permetterci di rinnovare un ACN sulle sabbie mobili di un territorio sfaldato e gestito anarchicamente dai più diversi portatori di interessi.
E' per questo che le azioni che proporremo saranno condivise con tutti i medici operanti nel Servizio Sanitario Nazionale.
Il cambio di passo della Conferenza delle Regioni ci induce a un timido ottimismo.
Serve lucidità, fermezza e impegno comune di tutti, perché da sola la Medicina Generale non potrà farcela.