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Ecco le nostre idee per cambiare la sanità
"Alla Sisac abbiamo detto che non si può avviare il negoziato senza un indirizzo politico chiaro, le cure primarie possono cambiare e lo stiamo facendo. La sostenibilità del Ssn è a rischio. Prendiamone atto con serietà senza fare gli struzzi” è la dichiarazione di Pierluigi Bartoletti a Cesare Fassari che lo ha intervistato su Quotidiano Sanità.
Al Consiglio nazionale del 13 dicembre la Fimmg ha dichiarato lo stato di agitazione contro l’immobilismo della Sisac nella gestione delle trattative per il rinnovo della convenzione e con Bartoletti siamo partiti proprio da qui. Ma nell’intervista si parla anche di molte altre cose: della realtà applicativa della riforma, delle cure territoriali nelle diverse regioni e dell’emergenza economica per la sanità pubblica che ha spinto Giacomo Milillo a chiedere alla politica un maggior impegno per la sanità integrativa e l'adozione formale di Livelli integrativi di assistenza che affianchino gli attuali Lea: "Non è una bestemmia - ha detto Bartoletti - ma una proposta sensata e seria".
E ancora si è parlato dell'attualità della forma convenzionale di lavoro per la medicina generale e dell'esperienza con Zingaretti per riformare la sanità laziale.
Infine un accenno alla vicenda dei vigili urbani romani assenti in massa per Capodanno attestando un certificato di malattia come giustificazione, su quest’ultimo punto, Bartoletti, che è stato per anni segretario del Lazio ed è tuttora segretario Fimmg della Provincia di Roma, è molto chiaro: “A vedere i numeri qualche cattivo pensiero viene, troppi malati per il 31. Ma non dimentichiamo che la certificazione di malattia, grazie anche e soprattutto alla medicina generale, è forse il sistema informativo più efficiente che abbiamo nel Paese e che consente in tempo reale di poter disporre di tutte le informazioni necessarie non solo a misurare il fenomeno ma anche, grazie all’analisi dei dati, a proporre soluzioni sempre migliori per la piaga dell’assenteismo”.