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L'AIFA risponde alla presa di posizione di Giacomo Milillo
Giacomo Milillo, con un comunicato del 9 dicembre scorso chiedeva quali possibili rigidità o difficoltà in AIFA impedissero l’implementazione del “PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE DEI PIANI TERAPEUTICI IN MEDICINA GENERALE”, progetto tanto sostenuto dalla Medicina Generale e dall’agenzia stessa. E’ bene ricordare che tale iniziative è stata da molto tempo oggetto di numerosi incontri, riunioni, tavole rotonde anche nei Congressi Nazionali della FIMMG, ufficializzato, infine, in una lettera AIFA del settembre 2014, a firma DG Luca Pani e Walter Marrocco (Medico di Famiglia, allora componente CTS), a tutte le associazioni dei Medici di Famiglia.
Questa sollecitazione della FIMMG è stata quanto mai utile e il comunicato dell’AIFA ne è la conferma. Prendiamo anche atto dell’affermazione che "…AIFA è consapevole che il Medico di Medicina Generale (MMG) rappresenta una delle figure centrali dell’assistenza sanitaria ed il principale riferimento del cittadino…”, ma non possiamo non sottolineare come sia necessario dare concretezza e contenuti alle affermazioni di apprezzamento, mentre molte criticità nella gestione del farmaco continuino a non essere risolte ed anzi a peggiorare.
In sostanza, è un problema di equità di accesso alle cure da parte del cittadino, di continua innovazione terapeutica, da cui la MG viene progressivamente e inesorabilmente esclusa.
E’ una riflessione su che tipo di “salute”, tramite il farmaco, si vuole offrire (vogliamo offrire) ai nostri cittadini e con quali modalità.
“I Medici di Famiglia” ha dichiarato Giacomo Milillo a Fimmg Notizie ”hanno sempre dato il proprio contributo - equilibrato ed efficace - all’uso del bene farmaco ponendosi a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale e ottenendo importanti risultati, come anche attestano i dati OSMED pubblicati da AIFA, che evidenziano attenzione ai bisogni del paziente e alla sostenibilità del sistema, anche attraverso il rispetto delle decisioni regolatorie. Purtroppo il carico burocratico anche nell’atto prescrittivo da parte del MMG si è progressivamente appesantito, senza che questo abbia significato maggior coinvolgimento professionale a favore della cura del paziente.
Avendo a cuore il ruolo scientifico della nostra professione" prosegue Milillo "e rivendicando di essere il primo punto di contatto con il cittadino, riteniamo, a nome della Medicina Generale tutta e non solo FIMMG, che questo progetto debba prendere quanto prima l’avvio. Considerando che molti passaggi sono stati già fatti, si potrebbe procedere direttamente al suo avvio con la possibilità, anche se in via sperimentale, di affidare ai Medici aderenti (circa 2.500) la prescrizione di farmaci sottoposti a Piani Terapeutici in ambiti terapeutici rilevanti per il Territorio e ad alta prevalenza quali: il metabolico (Diabete Mellito), il cardiovascolare (Terapia anticoagulante), il respiratorio (terapia di Asma e BPCO), l’osteoporosi.
In realtà, mentre il tempo scorre, alcune Regioni si stanno attrezzando con progetti pilota sulla prescrizione di farmaci anche sottoposti a PT, rischiando di andare ad aumentare la disparità di trattamento tra cittadini delle varie Regioni.
Ovviamente la MG vigilerà sul percorso," conclude Milillo "e offre la propria disponibilità a un contributo, che, forte dell’esperienze aggiornate alle continue mutazioni dell’organizzazione del nostro servizio sanitario, risulta ben diverso da quello che poteva essere solo 5 o 10 anni fa.
Con forza la FIMMG afferma la propria convinzione che la prescrizione nell'area della Medicina Geberale di Farmaci con Piani Terapeutici, significa combinare interesse del cittadino e sostenibilità del SSN"