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A regime con il nuovo modello per gli investimenti trasparenti
Advisor esterni scelti con gare internazionali, all’interno della Fondazione manager qualificati con lunga esperienza nel mercato, scelte sottoposte a procedure certificate e controlli incrociati: è questo il nuovo modello di gestione degli investimenti dell’Enpam che oggi entra a pieno regime. L’Enpam ha completato l’ultimo tassello, lanciando la gara europea per nominare un investment advisor per tutto il suo patrimonio di circa 15 miliardi di euro.
“Il nostro modello è ispirato alle migliori pratiche internazionali. Per questo incentiviamo la partecipazione anche di soggetti stranieri, compresi quelli che finora hanno avuto difficoltà a entrare nel mercato italiano”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti.
Il percorso della nuova governance è cominciato nel 2011, quando l’attuale Consiglio di amministrazione decise di affermare un modello per gli investimenti per assicurare maggiore trasparenza e competenza e per superare le criticità del passato. Il meccanismo, messo a punto anche grazie a uno studio comparato del prof. Mario Monti, prevede un sistema di procedure e di controlli incrociati.
COME FUNZIONA - Il Consiglio di amministrazione è responsabile delle scelte di investimento. Ma prima di arrivare sul tavolo del Cda, tutte le proposte devono essere vagliate dalla struttura tecnica interna e dall’investment advisor esterno, seguendo procedure sul cui rispetto vigila il Comitato per il controllo interno dell’Enpam, che è attualmente presieduto da un magistrato della Corte dei Conti.
Tutti gli investimenti sono inoltre monitorati dal risk advisor, recentemente nominato a seguito di un’altra gara europea.
La Cassa dei medici e degli odontoiatri ha anche rafforzato la propria struttura interna assumendo manager con una lunga esperienza nel mercato. A ricoprire il ruolo di Chief investment officer e responsabile del settore immobiliare è stato nominato Emilio Giorgi, in precedenza vice president di Merril Lynch International Bank, mentre il servizio degli investimenti finanziari è stato affidato a Pierluigi Curti, in precedenza Chief financial officer della Fondazione Roma.
La Fondazione Enpam si è inoltre dotata di un Codice etico aggiornato e di una policy sul conflitto di interesse.
PAROLA D’ORDINE: PRUDENZA – Il nuovo modello riafferma la centralità della previdenza. “I soldi dell’Enpam servono a pagare le pensioni attuali e future, perciò la Fondazione deve fare scelte prudenti ed evitare investimenti tipici degli speculatori, che magari perseguono rendimenti elevati ma a costo di commissioni alte e di grandi rischi – aggiunge il presidente Oliveti –. Il ruolo del consiglio di amministrazione è proprio questo: assicurarsi che tutte le scelte siano coerenti con gli obiettivi previdenziali”.
In riferimento alla presenta truffa a danno della Cassa dei medici, da parte della società di amministrazione finanziaria Sopaf, Oliveti ha dichiarato a margine di una conferenza stampa: “Quei 100 mln di euro", relativi all'investimento Sopaf, "attualmente valgono 139 mln, quindi con una redditività del 9,34% annuo. Di questi 139 mln, 54 mln li abbiamo già incassati e il pacchetto azionario dei rimanenti 85 mln è attualmente nella disponibilità della Fondazione. L'investimento è stato quindi redditizio". "Riguardo alla vicenda Sopaf - precisa Oliveti - non ho ricevuto nessun atto e nessuna contestazione. Le notizie che ho le ho apprese dai giornali. Abbiamo saputo dell'ipotesi di truffa nei riguardi della Fondazione per, come abbiamo letto, 15-20 mln. "Nel 2008-2009 - spiega il numero uno dell'Enpam - in due tranche, la Fondazione comprò 100 mln di queste emissioni di un fondo di immobili pubblici emesso dal ministero dell'Economia e Finanze. Abbiamo comprato questo pacchetto a sconto, rispetto al prezzo di listino". "Se poi dovesse venir fuori una extra entrata riferita a dei costi commissionali che si dimostrasse siano stati eccessivi rispetto agli investimenti - conclude Oliveti - saremmo molto contenti".