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Venerdì il governo non ha impugnato la legge regionale abruzzese, dando di fatto l'ok per la prescrizione della cannabis ad uso terapeutico.

Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del consiglio ha commentato: "La decisione del governo su cannabis terapeutica è un grande passo in avanti umano, sanitario e giuridico".

Secondo la legge abruzzese anche il MMG può prescrivere la cannabis ad uso terapeutico per i pazienti che proseguono le cure al domicilio per malattie neurologiche (con piano terapeutico redatto dallo specialista), ma anche sotto forma di preparati galenici.  Si possono trattare con l’infiorescenza della Cannabis i disturbi che coinvolgono la spasticità con dolore (sclerosi multipla, lesioni al midollo),  nausea e vomito (risultante dalla chemioterapia, radioterapia e terapia combinata per l’HIV), dolore cronico (in particolare dolore neurogenico), sindrome di Gilles de la Tourette, trattamento palliativo del cancro e dell'AIDS, glaucoma.

La Consulta ha sollevato un problema di Titolo V e di Sgenzia del farmaco che ieri il consiglio dei ministri ha superato, Carlo Giovanardi, prima forte oppositore (Ncd), ha dichiarato: «È una legge in sintonia con la legislazione nazionale in vigore che ammette la cannabis per ragioni curative dietro presentazione della ricetta medica. E ha fatto il bene il governo a non impugnarla».

Lorenza Bacchini