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Si candida via Instagram e diventa la nuova dottoressa di famiglia di Mira, in provincia di Venezia. Il suo nome è Eleonora Pagliaro, 29 anni, "reclutata" grazie dalla campagna messa a punto dall'Ulss 3 Serenissima. Si tratta della terza professionista individuata tra le quasi quattrocento candidature, dopo i nuovi dottori di base già assegnati ai sestieri di San Marco e Castello, ma è la prima a scegliere la provincia. I prossimi si insedieranno nel sestiere della Giudecca e al Lido di Venezia.
Parte con 1.140 assistiti. Ex campionessa agonistica di nuoto (fondista), è ultima di tre sorelle. "Sono corsa subito da Roma ('città in cui immaginavo di fermarmi ancora un po' per il proseguimento del mio percorso professionale') attratta dalla campagna internazionale di reclutamento dei medici dell'azienda sanitaria veneziana - racconta al tavolo del suo primo ('e io spero anche ultimo' commenta speranzosa) studio medico di via XXV aprile -. Questa responsabilità e questa fiducia che mi sta dando il mio Veneto, che mi ha permesso così velocemente di rientrare a casa a svolgere la professione per cui ho studiato, non esiste ancora in altre parti d'Italia. Tutti i miei colleghi di Roma elogiano questa iniziativa".
"La campagna dice 'Dottoressa, la città più bella del mondo ti aspetta': eccomi qui, io voglio fare la mia parte, e voglio ricordare che la città più bella del mondo, Venezia, lo è anche nella sua terraferma, nella sua provincia, anche questa ha bisogno di medici - dichiara - e anche a questo la campagna sta servendo. Se penso che è partito tutto da un mio messaggio via social e che dopo poche settimane mi trovo a fare il lavoro dei miei sogni, proprio qui, ancora non ci credo. Io vorrei seguire i miei nuovi pazienti, che sono anche miei concittadini, per tutto il loro percorso di vita".
Mentre studiava per l'esame di Cardiologia ha salvato la vita al padre. "Mi sono accorta di alcuni sintomi. Ne ho subito parlato con il suo medico di base, che mi ha trattata con la serietà con cui si tratta una collega. Posso dire che se non fosse stato per la 'nostra diagnosi', papà probabilmente non sarebbe arrivato alla mia laurea. Questo mi ha fatto capire ancora di più quanto sia importante il ruolo del medico di famiglia, della prevenzione, della presa in cura a tutto tondo del paziente", ha concluso.