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Sul tema dei vaccini «ora registriamo un'inversione di tendenza. I pazienti stanno cominciando a chiederli: la vaccinazione rimane fortemente legata alla percezione del rischio. In questo momento i cittadini vedono tanti casi tra gli amici, nel proprio palazzo, al lavoro, a scuola. Inoltre si sta avvicinando anche Natale, insieme ai programmi di cene in famiglia o viaggi, e la prevenzione comincia a diventare un'esigenza concreta». Lo ha detto Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, secondo quanto riporta il quotidiano "Metro".
«Nelle scorse settimane ci sono stati problemi di distribuzione. Si è detto che il vaccino poteva essere fatto insieme all'antinfluenzale, ma la verità è che la distribuzione non è avvenuta in maniera tale da poterlo davvero fare», ha aggiunto Scotti secondo il quale ora «è necessaria una rapidità della logistica per rendere agile l'offerta e la somministrazione dei vaccini. Abbiamo segnalazioni da parte di medici di famiglia e farmacisti dell'arrivo di dosi insufficienti rispetto alle richieste. Tra l'altro abbiamo perso un'occasione, perché se io come medico ho vaccinato il 75% dei miei pazienti a rischio per influenza e non ho potuto offrire loro anche l'anti-Covid, ora dovrò richiamarli per una nuova seduta vaccinale. E questo in un periodo in cui i nostri studi sono strapieni».