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Da Avvenire Medico l’editoriale di Daria Di Saverio
Quella che può sembrare la protesta di pochi giovani medici, futuri medici di medicina generale, in realtà rappresenta il grido di allarme che tutta la medicina generale lancia per portare l’attenzione sulla formazione specifica, atto necessario e essenziale alla sopravvivenza della disciplina della medicina di famiglia e della continuità assistenziale.
La protesta messa in atto da Fimmg Formazione rivendica, infatti, che la formazione in medicina generale si sposti dall’ospedale al territorio, sia arricchita di contenuti aggiornati e attività professionalizzanti, permettendo ai colleghi in formazione di esprimere sempre meglio una scelta vocazionale alla medicina generale.
La svalutazione latente della figura del medico di famiglia, infatti, affonda le sue radici nella scarsa attenzione al percorso formativo di accesso alla medicina generale.
Riteniamo che l’intera categoria, anche alla luce delle evoluzioni demografiche e conseguentemente previdenziali, non possa più accettare lo scarso investimento economico nella formazione, neanche paragonabile con l’investimento fatto per la formazione specialistica, e che determina un sempre maggiore tasso di abbandono, mettendo in crisi le scelte vocazionali alla medicina generale.
La protesta, appoggiata da tutta la Fimmg e dalla Fnomceo, ha coinvolto medici in formazione di tutte le Regioni, toccando Roma, Napoli, Bologna, Potenza, Torino, Monza,Ancona, Sassari, Catania,Messina e Palermo.Ma non è stato sufficiente, come è stato invece per i colleghi specializzandi (che hanno avuto, anche al di là della loro volontà, il supporto delle lobby universitarie), incrociare le braccia e scendere in piazza per ottenere un trattamento dignitoso.
Tuttavia un primo risultato è stato ottenuto: si aprirà un tavolo ministeriale che si occuperà della rifondazione della formazione.
Considerando però anche il poco rassicurante periodo storico che l’Italia attraversa, resta il timore che le soluzioni ai problemi relativi al corso di formazione specifica in medicina generale non siano così vicine, soprattutto se il problema non viene percepito come tale da tutta la categoria.
Lo spazio che viene dato alla formazione all’interno di Fimmg è vitale, e bisogna fare in modo che sia uno spazio dove sviluppare percorsi di solidarietà intergenerazionale che siano caratterizzati da uno sguardo onnicomprensivo che vada da tematiche di valorizzazione del ruolo del medico di medicina generale fin dai suoi primi passi, a temi della professione attiva e di carattere previdenziale.
Per essere pronti, tutti, a scendere in piazza per difendere la disciplina a qualunque livello venga attaccata.