news
Eolo Parodi si è dimesso dalla Presidenza della Fondazione Enpam
“Irrevocabile decisione”
Eolo Parodi non è più Presidente dell’Enpam. Con una lettera indirizzata al Presidente ad interim Alberto Oliveti, Parodi ha comunicato le sua rinuncia definitiva alla carica. “Sono sicuro di aver dedicato tutto me stesso al bene dei medici e degli odontoiatri italiani e, pertanto, al fine di evitare ogni spiacevole equivoco e fraintendimento, ho maturato, nell’interesse generale della Fondazione, l’irrevocabile decisione di dimettermi dalla carica di Presidente, che Ti comunico formalmente”.
La decisione è stata accolta oggi (29 giugno 2012) dal Consiglio di amministrazione. Il Cda, nel recepire le dimissioni come previsto dallo statuto, ha tributato un applauso a Eolo Parodi manifestandogli tutto il riconoscimento per la dedizione con la quale ha ricoperto la carica di Presidente.
Domani (30 giugno 2012) verrà reso partecipe di quanto avvenuto anche il Consiglio nazionale della Fondazione, che è formato dai Presidenti dei 106 Ordini provinciali. La riunione del “parlamentino” dell’Enpam era già stata convocata per votare il bilancio consuntivo 2011.
“Un Ente in buona salute”
“Trasmettiamo al futuro della categoria – scrive Parodi – un Ente che gode di buona salute e che conferma la validità del suo passato operare”. “Tengo a precisare che l’Ente, come risulta dal bilancio consuntivo del 2011, presenta uno stato complessivo di benessere e di garanzia per il futuro, anche in questo momento in cui l’Italia affronta un così difficile periodo”.
La Fondazione Enpam chiude infatti il 2011 con un patrimonio di 12,5 miliardi di euro, che si è più che quadruplicato dal 1993, da quando cioè Parodi entrò in Enpam, prima come vice commissario e poi come Presidente. Era infatti l’anno del commissariamento e Parodi fu chiamato a rimettere in sesto un Ente che aveva all’epoca un disavanzo economico di 200 miliardi di lire.
“Correttezza e trasparenza del mio operato”
“Sono certo che le questioni giudiziarie, nelle quali sono incolpevolmente coinvolto, avranno una soluzione a me favorevole e daranno pienamente atto della correttezza e trasparenza del mio operato; del resto mi sono dedicato con tutte le mie forze, che purtroppo vanno affievolendosi, al bene dell’Ente”.
“La mia decisione per il bene dell’Enpam”
“La mia decisione di rassegnare le dimissioni è maturata anche in base alla considerazione che le indagini della Magistratura potrebbero avere un corso non particolarmente breve e, dunque, tale situazione di incertezza potrebbe dare luogo a strumentalizzazioni che, sempre per il bene dell’Ente, non intendo in alcun modo raccogliere”.
“Un appello all’unità di tutte le componenti della Professione”
“Nella decisione che ho assunto, ha molto influito, ancora una volta, il pensiero di rivolgere un appello all’unità di tutte le componenti della Professione. Ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno aiutato e sostenuto con tanta dedizione”.