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OdG della Camera dei Deputati
ORDINI DEL GIORNO
La Camera,
premesso che:
il comma 11-bis dell'articolo 15 del presente decreto impone ai medici prescrittori di indicare solo il principio attivo contenuto nel farmaco o di apporre accanto alla clausola di «non sostituibilità», se ritengono di voler indicare anche il nome commerciale del farmaco, una sintetica motivazione di questa scelta;
suddetta prescrizione normativa, come lamentato da diverse sigle rappresentanti dei medici, produrrà un cospicuo aumento dei costi a carico delle amministrazioni regionali e nazionali poiché le software house delle cartelle cliniche informatizzate dovranno totalmente modificare i software gestionali al fine di consentire al medico di prescrivere il principio attivo, oggi non codificato nel software in quanto non previsto da nessun nomenclatore in uso;
è noto che giurisprudenza consolidata abbia affidato la responsabilità della scelta prescrittiva in capo al medico, anche per non influire negativamente sul diritto alla salute, sancito dall'articolo 32 della Costituzione,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità, e nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di prevedere immediate ed opportune forme di coinvolgimento tra il Ministero della salute e le realtà rappresentative del mondo medico, finalizzate all'apertura di un confronto equilibrato e proficuo su:
a) i costi che il settore medico sopporterebbe;
b) il reale beneficio in termini di revisione della spesa dello Stato;
c) l'impatto di tali previsioni normative sul diritto alla salute, sancito dall'articolo 32 della Costituzione.
9/5389/20. (Testo modificato nel corso della seduta) Fucci, Distaso.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame reca Disposizioni urgenti per l'equilibrio del settore sanitario e misure di governo della spesa farmaceutica che non dovrebbero in teoria comportare «invarianza dei servizi per i cittadini» anche se le misure adottate per il servizio sanitario, ispirate ad una logica prevalentemente economica e basate su tagli di risorse di carattere lineare, rischiano di mettere a repentaglio la sostenibilità dello stesso Servizio sanitario nazionale e dell'erogazione degli stessi livelli essenziali di assistenza;
la stessa programmazione delle spese sanitarie avviene sulla base di riduzione di risorse che non sono state previamente concordate né con le regioni e né con gli enti locali, mettendo così in discussione un sistema pattizio che finora ha permesso di tenere sotto controllo l'andamento della spesa sanitaria;
l'introduzione nel provvedimento dell'azzeramento degli organi collegiali priva sia il Ministero della salute che quello del lavoro e delle politiche sociali di strumenti importanti per l'azione di Governo nonché della previsione che tutti i servizi svolti dalle pubbliche amministrazioni mediante ricorso a convenzioni debba essere sottoposto a procedure d'appalto e che ciò lede gravemente le cooperative sociali così come previste dall'articolo 1, lettera B della legge 8 novembre 1991 n. 38 (cooperative di tipo B) che svolgono importanti e delicate funzioni di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e pertanto i costi dei servizi da queste erogati sono più elevati dei prezzi di riferimento,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di anticipare, nel più breve tempo possibile, e comunque entro l'anno, la definizione del nuovo Patto per la salute 2013-2015, affinché le misure, contenute nel decreto-legge in esame, incidenti sul comparto sanitario siano riconsiderate e declinate in modo tale da rispettare pienamente i principi di equità, universalità, sostenibilità e qualità che contraddistinguono il Servizio sanitario nazionale, attraverso la standardizzazione organizzativa e della spesa; a valutare l'opportunità di prevedere sia nuovi e più incisivi controlli sui farmaci generici importati da paesi terzi, ai fini di garantire nel migliore dei modi la tutela della salute dei cittadini sia sempre in un ottica di mantenimento dei livelli di assistenza che a fronte della riduzione dei posti letto si proceda al potenziamento dei ricoveri diurni in regime di day hospital, delle strutture intermedie e dell'assistenza sanitaria territoriale;
a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di individuare, per quanto concerne la riduzione del 5 per cento degli importi e delle connesse prestazioni relative a contratti in essere di appalto di servizi e di fornitura di beni e servizi modalità tali da favorire, anche attraverso un anticipo di cassa in favore delle Regioni, una ricontrattazione dei prezzi dei contratti in essere con le ditte fornitrici in modo che non si riducano i servizi.
9/5389/166. (Testo modificato nel corso della seduta) D'Incecco, Burtone, Bucchino, Bossa, Livia Turco, Miotto, Lenzi, Fontanelli, Pedoto, Murer, Sbrollini.