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Milillo: bene aumento vendite, ma favorirne uso corretto
“L'aumento della vendita dei generici è un dato che salutiamo con favore. Il nostro obiettivo non è emarginare i generici, ma favorirne il loro uso corretto”.
Lo ha detto il segretario nazionale della Fimmg Giacomo Milillo, intervistato dal Sole 24 Ore Sanità.
“Qual è l'uso non corretto? Continuiamo a registrare sostituzioni da parte dei farmacisti – prosegue Milillo -. Le rilevazioni che arrivano da associazioni come Federanziani parlano chiaro: lo ‘zapping’ continua a riguardare soprattutto i pazienti anziani e più fragili”.
Per Milillo ci sono “Rischi concreti per la salute: il farmaco è uno strumento delicato e qualche volta può diventare dannoso. La maggior parte dei generici è di qualità ma non sono identici all'originatore e il medico deve valutarne l'uso continuato. Il risparmio nasconde pericoli, insomma. Capita che si spenda meno ma si sprechi di più. Vorrei sottolineare, inoltre, che di centinaia di aziende genericiste mi dicono che siano quattro o cinque quelle che hanno la maggior parte del fatturato, distribuite in modo irregolare sul territorio” prosegue Milillo.
“Non osteggiamo l'uso dei generici - sottolinea -. Vorremmo soltanto che il medico potesse scegliere il prodotto e il farmacista fosse vincolato. Tanto per capirci: le risorse che prima le aziende farmaceutiche destinavano ai medici prescrittori oggi spesso vengono attribuite ai farmacisti”.
Come spiega il gap Nord-Sud nel consumo di generici? “Al Nord c'è stata un'azione più concentrata a favore del generico – prosegue Milillo -. Mi auguro che ci sia una prescrizione netta del generico "non sostituibile". Quella legge non le è proprio piaciuta... La norma è confondente e controproducente. Io spero nel nuovo presidente di Assogenerici che ha auspicato un incontro. Noi siamo disponibili. Il superamento della sostituibilità, che è anche nell'interesse dei genericisti – conclude -. Altrove la situazione è molto diversa. Il mercato inglese vede acquisti di massa: gare da parte dei grossisti e di acquisto tra aziende, con il farmacista che dispone di cartelle individuali che gli permettono di dispensare il farmaco ‘seguendo’ il cittadino, senza la confezione precostituita. In Germania i prodotti sono identici agli originatori”.