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Marinoni (Fnomceo): mancano strumenti informatici per invio
Se l'Italia fosse dotata di infrastrutture informatiche di livello europeo, questa riforma sarebbe senz'altro opportuna e porterebbe davvero reali benefici per i cittadini. Nella situazione attuale, caratterizzata da una grave inadeguatezza della copertura di rete e dall'inefficienza organizzativa del sistema, rischia invece di ridurre la qualità dei servizi e delle cure a una fascia di popolazione già fragile, come quella dei lavoratori infortunati”. Lo ha dichiarato Guido Marinoni, membro del Comitato centrale della Fnomceo parlando delle novità in materia di salute e sicurezza sul lavoro introdotte dal ddl Semplificazioni.
In particolare, l'attenzione di Marinoni si concentra sull'articolo 12 dove si legge: “Il certificato medico di infortunio sul lavoro e di malattia professionale, è trasmesso all'Inail e al datore di lavoro, per via telematica, direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio, contestualmente alla sua compilazione”. “Ciò che non va nella norma – spiega Marinoni - è il contesto in cui si pretende di inserirla. Come spesso avviene, le prime certificazioni di infortunio sono rilasciate dal pronto soccorso. Ora, a parte in Lombardia e in Emilia Romagna dove queste strutture di emergenza sono collegate alla rete informatica regionale, nel resto d'Italia la situazione è a macchia di leopardo. Soprattutto nei piccoli centri, penso a tante zone di montagna, le connessioni Internet sono faticose e la copertura della rete non è sempre ottimale”. Com'è, invece, la situazione degli ambulatori dei medici di famiglia? “L'attività di certificazione Inail – risponde Marinoni - non è (e non è mai stata) tra i compiti loro affidati dal Servizio sanitario nazionale. Quindi, le certificazioni vengono rilasciate in libera professione, a pagamento. Non è però previsto il rilascio on line. In passato esisteva una specifica convenzione tra Inail e medici di medicina generale, ma è scaduta da anni e non è mai stata rinnovata. Il lavoratore potrà farsi rilasciare, a pagamento, la certificazione cartacea dal proprio medico, ma poi dovrà provvedere alla trasmissione all'Inail”.